TESTO Commento su Matteo 22,34-40
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Paolo Curtaz è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (26/10/2008)
Vangelo: Mt 22,34-40
In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Al tempo di Gesù non era certo facile districarsi tra i lacci e i lacciuoli della Legge: delle famose dieci parole da mandare a memoria che Jahwé aveva donato al suo popolo era rimasta poca cosa, soffocate dalle miriadi di prescrizioni rituali e morali che qua e là erano state aggiunte...
La risposta di Gesù al fariseo è semplice ed efficace: da buon conoscitore della Torah (!) il Nazareno cita l'essenziale dell'esperienza di Israele, Dio è amabile e ti rende capace di amare. Non è strano parlare di "comandamento" rispetto all'amore? L'amore non ci richiama concetti come: desiderio, entusiasmo, libertà, gratuità? Posso amare per dovere? Posso ordinare di amarmi? Certo che no! Come può Gesù comandarmi di amare Dio, se l'amore è atto di pura libertà, di totale gratuità? Esiste un comandamento prima del primo, esiste un sottointeso che chi fa esperienza di Dio conosce bene: Dio ti ama di un amore immenso, lasciati amare. Ciò che Gesù chiede è di arrenderci al corteggiamento di Dio, di lasciare il nostro intimo fiorire nella passione verso la tenerezza che Dio ci offre. Amare non è lo sforzo di chi vuole rendere onore, ma la risposta di chi ha sentito la seduzione di Dio. La morale è risposta ad una chiamata, è un cambiamento di vita che scaturisce dal sentirsi amati. Quante conseguenze scaturiscono da questa prima riflessione! Non dobbiamo, allora, cercare prima di ogni altra cosa il Regno? Esiste un comandamento prima del primo. Prima non nel senso di importanza, ma di tempo: "lasciati amare da Dio". La vita è ricerca di questo amore che, una volta scoperto, diventa sorgente per amare i fratelli e se stessi.