TESTO Commento su Luca 12,1-7
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Venerdì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (17/10/2008)
Vangelo: Lc 12,1-7
Voi valete più di molti passeri... Mi intenerisce Gesù che conclude la sua dura requisitoria contro i farisei rassicurandoci: valiamo più di molti passeri, Dio ci tiene nel palmo della sua mano, non abbiamo nulla da temere. Gesù insiste: Dio ti conosce, sei nelle sue mani, conta i capelli del tuo capo, non è distratto, né lontano, né indifferente. È un Dio di tenerezza quello di Gesù, così diverso dalla visione rigida del Dio dei farisei, tutto attento a premiare i devoti e a dimenticarsi degli altri. Gesù morirà pur di affermare questa nuova e inattesa visione di Dio che ci aiuta a riscoprire, in tutta la sua autenticità, la rivelazione e l'esperienza di Israele. Non preoccuparti, amico, Dio conosce la tua pena e la tua preoccupazione, solo affidati a lui, non tenere in mano la tua vita, non disperarti, librati nel vento dello Spirito come quei passerotti che affollano gli alberi in primavera e danno la sveglia all'alba col loro cinguettio. Sì, forse davvero dovremmo guardare più a loro e smetterla di tormentarci con i nostri giri di testa: affidarci a questo Dio che sa, che conosce. Chi lo ha già fatto, lo sto vedendo, ora sta sorridendo nel traffico della tangenziale; chi non lo ha ancora fatto, forse troverà oggi il coraggio di lasciare il timone della propria barca nelle mani di Dio. Non temere, piccolo gregge, al Padre tuo è piaciuto svelarti i segreti del Regno di Dio!