PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Marco 6,17-29

Paolo Curtaz  

Martirio di S. Giovanni Battista (29/08/2008)

Vangelo: Mc 6,17-29 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 6,17-29

17Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. 18Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». 19Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, 20perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.

21Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. 22Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». 24Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». 25E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 26Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. 27E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione 28e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. 29I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Prega con noi, oggi, il grande Agostino, di cui ieri abbiamo celebrato la santità della madre Monica. Grande personaggio della Chiesa d'occidente, Agostino deve la sua conversione alla predicazione di Ambrogio. La santità contagia!

Vegliate, il Signore viene, e viene in due modi: nell'esperienza profonda dello spirito, nella vita di fede e di preghiera che possiamo sperimentare nell'oggi e nell'incontro definitivo della nostra morte. Gesù è venuto a svelarci il volto di un Dio accessibile ma, lo sappiamo, il dubbio è sempre in agguato. Chi di noi non ha mai pensato: è tutto inutile, è tutto un'illusione, la mia fede è frutto di un'autosuggestione? Quanti, vedendo che il padrone tarda a venire, hanno - di fatto - diminuito la tensione dell'attesa e del ritorno glorioso del Signore? Il Signore viene, amici, occorre vegliare, non lasciare che il sonno dello spirito devasti la nostra vita. La vita di fede è "già" e "non ancora", sperimentiamo la vicinanza di Dio, la sua intimità e, in alcuni momenti, la sua disperante assenza. Durante i momenti più significativi e forti della vita di Gesù, dalla sua nascita, alla Trasfigurazione, alla preghiera del Getsemani, l'ombra del sonno che attanaglia i cuori degli apostoli, è sempre presente. Sonno che è intontimento, stordimento, ottundimento, l'esperienza di vivere una vita talmente presa dalle cose da fare e stanca, da diventare incapace di scorgere il senso profondo delle cose. Restiamo svegli, allora, meditando la Parola, partecipando ad una vita comunitaria che ci scuota, ci incoraggi, ci sostenga. Che il nostro cuore ancora e sempre aspetti, speri, vegli.

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (54743 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: