TESTO Commento su Matteo 8,28-34
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Mercoledì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (02/07/2008)
Vangelo: Mt 8,28-34
Gli abitanti della regione dei Gadareni, brava gente, per carità, sono piuttosto scocciati da questo Rabbì che manda in fumo un'intera partita di prosciutti. Contenti di riavere i loro due concittadini ex-indemoniati, sì, per carità... ma non si poteva agire diversamente? Era proprio necessario che quei dannati diavoli mandassero all'affogo quattromila prosciutti? È sempre così, amici, la fede è utile, doverosa, straordinaria, importante. Finché non tocca gli interessi e il portafoglio. Il cristianesimo è un faro per l'umanità. Finché resta chiuso in sacrestia ed evita di esprimere giudizi sulle cose (malsane) del mondo. Il Papa è l'uomo più saggio del mondo. Finché non legge alla luce del Vangelo le deliranti leggi dell'economia e accusa duramente i paesi culturalmente cristiani di essere all'origine della povertà dei paesi del sud del pianeta. Si assiste, allora, alla levata di scudi, si invitano i cristiani ad occuparsi di fede e non di politica, si accusa la Chiesa di oscurantismo e di ingerenza, e amenità del genere. Appunto, come i Gadareni. No, amici, andate controcorrente, oggi: spargete bacilli di Vangelo nei vostri consigli di amministrazione, pericolose massime evangeliche nei piani di produzione, illogiche e antiproduttive priorità di attenzione alle persone rispetto profitto con i vostri colleghi d'ufficio. Fatelo, ve ne prego. E al diavolo i maiali!