TESTO Commento su Luca 12,8-12
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Sabato della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (16/10/2010)
Vangelo: Lc 12,8-12
Dalla Parola del giorno
Il Padre della gloria [...] illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi.
Come vivere questa Parola?
Qui è evidente che Paolo sa, ha cioè sperimentato, ciò che sta dicendo! Il suo tono è sincero e solenne. Possa veramente il suo intercedere raggiungere la profondità della nostra vita spirituale perché anche noi, tu ed io, possiamo sperimentare la potenza d'amore del Padre.
E una tale esperienza la si può fare solo guardando a Gesù: è Lui la gloria del Padre. Paolo lo sa benissimo e ne ha fatto esperienza! Ecco perché non sarà più la legge a guidare la sua vita ma la Persona di Gesù, il suo messaggio!
In fondo Paolo si è innamorato di Gesù, è stato Lui a conquistare il suo cuore e la sua mente, "non sono più che vivo - dirà - ma Cristo vive in me"!
La vita cristiana non consiste in un insieme di comportamenti da assumere, ma in un atteggiamento profondo di riconoscimento di sé come ‘dimora' di Dio; da qui il rispetto per sé e per gli altri: siamo tutti santi! È questa l'eredità che ci attende.
Oggi, nel mio rientro al cuore, invocherò dallo Spirito Santo un profondo senso di fiducia. Dimorerò con serena pace al centro del mio cuore.
Con te, Gesù, ogni attimo di questa giornata, per contemplare il "Padre della gloria".
Le parole di un patriarca della chiesa ortodossa copta
L'importanza dell'amore consiste in quella rivelazione del Signore in cui disse che tutta la Legge e i Profeti dipendono dall'amore e che esso consta di due parti: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la mente...e ama il prossimo tuo come te stesso". Questa è la carità che non avrà mai fine.
S.S. Shenuda III