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TESTO Commento su Gal 1,15-17

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Martedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (05/10/2010)

Brano biblico: Gal 1,15-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo [...] mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.

Come vivere questa Parola?

"Dio mi scelse fin dal seno di mia madre". Un'espressione che ritroviamo anche sulle labbra dei profeti e che lascia intravedere la consapevolezza di una chiamata che si fonde con quella che ci ha fatto emergere dal nulla. Il nostro affiorare alla vita non è casuale né indifferente. Ci siamo perché Qualcuno ci ha voluti, o meglio ha voluto proprio me. Tra gli infiniti esseri che avrebbero potuto esistere, io, proprio io sono stato voluto e chiamato per nome.

Non solo: fin da quel primo istante sono stato scelto per un compito, una missione riservata a me e a me solo, anche se simile a quella di tanti altri. Nella vastità degli universi, io, piccolissimo frammento di un tutto armonioso, ho una collocazione precisa, così che il mio esserci o non esserci non è indifferente. La mia vita, pur nella sua fugacità ha un senso.

Scoprire allora quella chiamata è importante perché in essa è il segreto della mia identità più profonda, del mio dover essere: io sono la mia vocazione! Tutto in me è finalizzato ad essa: i doni di natura e di grazia che ho ricevuto, le esperienze che ho fatto... No, non c'è nulla di casuale.

Come in un linguaggio cifrato, Dio ha inscritto in me e nella mia storia la sua chiamata. Per comprenderla è necessario scendere là dove forse mi avventuro difficilmente, anche se è il luogo più intimo a me stesso: nel mio cuore. E scoprire l'impronta di Dio in me e nel mio vissuto, magari facendomi aiutare da un maestro di spirito. E una volta che si è fatta sufficiente chiarezza, come Paolo, non indugiare in ulteriori e inutili verifiche, ma seguire quella voce che mi indica la via della mia realizzazione.

È quanto voglio iniziare a fare quest'oggi, nel mio rientro al cuore.

Donami luce, Signore, per scoprire la tua chiamata, e coraggio per seguirla o rilanciarmi in essa, con lo slancio del primo "sì".

La voce del Papa

Ogni vocazione richiede il dono totale di sé. Ogni vocazione perdura per tutta la vita. Ognuna costitui-sce un cammino attraverso il quale diventiamo più somiglianti a Dio che è amore. In ognuna siamo chiamati all'amore per l'altro. Ognuna è manifestazione dell'amore di Dio.
Benedetto XVI

 

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