TESTO "Cantorando"
Vangelo: Gv 10, 11-16
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«11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore».
Narra la leggenda che Gregorio dettava a un monaco il canto nuovo; ma tra uno e l'altro canto, si appartava alquanto...E il curioso monaco, un dì, andò a scostar la tenda della stanza dell'appartamento, a veder il perché...Ed ecco, sulla spalla di Gregorio, stava una colomba bianca, come a suggerir il nuovo canto...
La liturgia gregoriana - leggenda o no - è comunque da leggere alla luce dello Spirito Santo: ecco che cosa ci vuol suggerire Papa Gregorio Magno con la sua riforma litugica.
Partecipare alla liturgia è sempre da rispettare come atto del mistero dello Spirito, e come tale deve essere vissuta.
Mentre noi ci danniamo l'anima per dare l'anima - come spesso diciamo: bisogna "animare" la liturgia - alle funzioni litugiche, Papa Gregorio ci richiama che la vera anima della liturgia è solo e sempre la preghiera, fatta non di preghiere, ma di silenzio, di "appartamento" con Lui.
Da qui sgorga poi la vera animazione, la partecipazione, l'efficacia e l'interesse della Liturgia e del canto sacro.
Se dovessimo esaminare quante volte ci accostiamo all'atto litugico con questo spirito di preghiera, con uno spazio adeguato e equilibrato di silenzio, come vera preparazione...penso che dobbiamo ritornare lì.
"Il silenzio in chiesa prima della funzione mi piace più di ogni predica"...
Ecco l'anima della liturgia: rispettosa del mistero di Dio e dell'umanità.
"Cantorando": è vivere la liturgia nel cantare orando.