TESTO "Ti saluto o piena di grazia"
Wilma Chasseur In cammino con Gesù
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IV Domenica di Avvento (Anno C) (20/12/2009)
Vangelo: Lc 1,39-48
39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Durante il tempo d'avvento, ci sono tre personaggi tipici che ci aiutano a preparare la venuta del Signore:
• Isaia, il profeta lontano, vissuto circa 7 secoli prima di Gesù Cristo, che annuncia quella gioia e quella pace che intravede da molto lontano.
• Giovanni Battista, il profeta vicino che è già testimone della venuta del Messia e lo indica come "Colui che viene dopo di me" e domenica scorsa, dicendo che lui non era la luce, indirettamente ha detto che era Gesù" la luce vera che viene nel mondo". E infine
• Maria che ha portato in grembo il Messia.
Questa domenica nel rito ambrosiano, è Solennità e celebra la divina maternità di Maria, ma anche il rito romano propone lo stesso Vangelo dell'Annunciazione che ci parla di Colei che diventerà la Madre per eccellenza, totalmente madre perché totalmente vergine; madre dell'intera umanità perché è appartenuta tutta intera all'Altissimo Signore e a Lui solo.
Il tempo d'Avvento è un tempo particolarmente adatto per ricordare la tutta pura, l'Immacolata, lo splendore di grazia, la primogenita della redenzione, come Cristo fu il primogenito della nuova umanità.
• 1 Un mondo senza madre
Scriveva Paul Evdokimov "Il mondo è sempre più un mondo senza Dio, perché è un mondo senza Madre, quindi Dio non vi può nascere". E quindi non c'è più neanche il Natale! Infatti la società attuale sta snaturando il Natale: non è più celebrato secondo il suo significato etimologico come nascita di Qualcuno, ma solo come festa delle luminarie, delle baldorie, dell'assalto alle vetrine, dove il festeggiato è sempre più assente, anzi, non si sa neanche più che ci sia o chi sia. "Si festeggia, ma non c'è nessun festeggiato" dice il cardinal Biffi.
• 2 Dov'è il festeggiato?
Eppure quel nascituro ha segnato la Storia del mondo civile oltre che di quello religioso. Cosa vuol dire essere nel 2005? Vuol dire essere nel 2005 dopo Cristo! Se non fosse nato Lui, non saremmo certo nel 2005 ma nel 7000 o giù di lì, di chissà quale Impero (allora era quello Romano, ma ora chissà quale sarebbe...). Continuiamo a festeggiare la domenica, ma cosa significa "domenica"? Significa giorno del Signore: se non fosse morto e risorto Lui, non ci sarebbe certo la domenica! Gli Ebrei festeggiavano il sabato, i Cristiani festeggiavano la domenica e ora...si festeggiano addirittura tutti e due col sacrosanto week end! Il che vuol dire che siamo i più religiosi degli uomini in fatto di feste, ma in quanto a sapere chi sia il festeggiato, nessuno lo sa...
• 3 Diventare zolle innocenti
Chiediamo a Lei la piena di grazia, la docilità allo Spirito Santo. A Lei che non è mai stata neanche per una frazione di secondo sotto il potere del nemico e in balia di cattive ispirazioni. Chiediamole la grazia di diventare un po' più come Lei "zolla innocente, fiorita e profumata aiuola nell'immensa palude dell'umanità" ( Paolo VI ).
E chiediamo a Lei di ravvivare la nostra speranza per portarla nel mondo intero. C'è tanto pessimismo nei cuori, paure, ansie, e questo non edifica un mondo nuovo, ma spegne la speranza e inaridisce l'anima.
L'atteggiamento specifico dei cristiani deve essere la speranza, cioè la certezza che il Signore è con noi e ci conduce per mano.