TESTO Alfonso "delle stelle"
Sant'Alfonso Maria de' Liguori
Vangelo: Gv 15,9-17

«44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Quando la mistica si amalgama con il canto...
Dando il senso anche a tutto il resto.
"Tu scendi dalle stelle..." non è solo il canto mistico che hai composto, ma è lo specchio della tua personalità, caro Alfonso: sei sceso dalle stelle e ci hai fatto partecipare del loro brillante riflesso, sei stato nella Chiesa una stella brillante di magia dello Spirito, della favola più reale che c'è dall'inizio dei tempi: cantare dell'umanità e della divinità.
Ci ricordi, anche oggi, che occorre amalgamare la mistica con il canto; non si può pregare senza lo spirito del canto, dell'armonia, della poesia e della fantasia; né si può cantare senza dare alle note la sublimità dell'ascesa all'alto, alla Verità, al Mistero, a Dio.
Mi ha colpito in te, nel tuo passaggio qui sulla terra, la nobiltà della tua semplicità.
Spesso noi pensiamo di ridurci con la semplicità alla banalità, e così in noi avviene; tu ci richiami che si può essere vescovi, pastori di anime, dottori in teologia, seriamente impegnati e fino in fondo nella storia nostra e altrui proprio con la semplicità nobilizzata e autenticata da Dio.
E' un invito, una scommessa anche per la nostra avventura della fede, della speranza e della carità di oggi, per noi, a rivivere, attraverso di te, la discesa dalle stelle nel Mistero e l'ascesa del Mistero alle stelle attraverso la nostra semplice e gioiosa accoglienza.
Tante anime, ancora oggi, sono stelle spente e che attendono la luce.
Alfonso del canto delle Stelle, fa' brillare il volto di Gesù anche su quelle!