TESTO Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore
don Remigio Menegatti Parrocchia di Illasi
Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno C) (06/06/2010)
Vangelo: Lc 9,11-17
11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.
PREGHIERA DI COLLETTA
Dio Padre buono, che ci raduni in festosa assemblea per celebrare il sacramento pasquale del Corpo e Sangue del tuo Figlio, donaci il tuo Spirito, perché nella partecipazione al sommo bene di tutta la Chiesa, la nostra vita diventi un continuo rendimento di grazie, espressione perfetta della lode che sale a te da tutto il creato. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ci raduni in festosa assemblea per celebrare il sacramento pasquale del Corpo e Sangue del tuo Figlio
Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo un re non conosciuto, che appare solo in questa situazione, in cui riconosce la superiorità di Abram e lo benedice non con un sacrificio di animali - comune presso gli Ebrei - ma con i frutti della terra, il pane come cibo quotidiano e il vino come un ingrediente della festa
Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure la benedizione di Dio si manifesta in tanti segni; tra questi ha un posto unico e insuperabile il Cristo che manifesta il prendersi cura di Dio verso i suoi figli; nelle parole e nei gesti di Gesù si attua l'alleanza che l'Altissimo stabilisce con gli uomini
c'erano infatti circa cinquemila uomini il numero abbondante sottolinea la grandezza del dono di Dio
Un segno semplice e quotidiano come il pane diventa strumento di grazie e di grazia: per ringraziare Dio e per aprirsi ad altri suoi benefici. Come vivo il mio grazie nella celebrazione?
La nostra vita diventi un continuo rendimento di grazie
Melchìsedek benedisse Abram con queste parole: «Sia benedetto Abram dal Dio altissimo, creatore del cielo e della terra anche attraverso questo misterioso personaggio Dio rinnova la sua benedizione ad Abram, il capostipite dell'umanità che si apre al dono dell'Altissimo
alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla per il credente anche il pane quotidiano è dono per cui benedire Dio; Gesù manifesta l'atteggiamento di fede comune nel suo popolo e anche la portata del suo gesto: la moltiplicazione dei pani come "anticipo" della consacrazione della cena pasquale, in cui il pane diventa segno della sua vita donata per amore
So riconoscere nella mia vita i segni della grazia di Dio? Lo ringrazio; a parole o anche con una vita che sia camminare sulle sue strade?
Lode che sale a te da tutto il creato
e benedetto sia il Dio altissimo, che ti ha messo in mano i tuoi nemici la benedizione è anche riconoscere che Dio cammina a fianco del suo eletto e continuamente lo riempie dei doni della sua benevolenza gratuita. La liberazione dal male e la piena unione con il Signore è la vera grazia da chiedere
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste per gente che da un po' di tempo non mangia, avanzare del cibo è un modo per esprimere l'abbondanza del dono, che supera infinitamente le esigenze dell'uomo; la grazia di essere figli di Dio è il vero dono che Dio offre con generosità a tutti gli uomini
Cerco di imitare la generosità di Dio, tanto verso di lui - la lode e la preghiera - quanto verso il prossimo - la solidarietà che si esprime in tanti gesti di amore? La grazia di Dio raggiunge anche altri, passando attraverso il mio cuore e le mie mani aperte al dono?
PREGHIERA CONCLUSIVA
O Dio altissimo, continuiamo anche noi il sacrificio di lode di Abramo per rinnovare attraverso Cristo, tuo Figlio e nostro fratello, l'Alleanza destinato a tutti gli uomini.
Noi ti chiediamo il pane quotidiano per offrirlo a te e riceverlo nuovamente, trasformato nel Corpo glorioso del tuo Figlio. Lui stesso ci ha insegnato a chiederti questi doni e a invocarti come: Padre nostro che sei nei cieli...
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