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TESTO Commento su Rm 5,5
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Santissima Trinità (Anno C) (30/05/2010)
Brano biblico: Rm 5,5 
«12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Dalla Parola del giorno
La speranza non delude perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Come vivere questa Parola?
La speranza cristiana, quella virtù teologale che insieme alla fede e alla carità è l'intimo dinamismo del cristiano, non è un superficiale ottimismo né una vaga sensazione che tutto va bene.
La speranza è come la luce quando il sole si affaccia all'orizzonte. La luce è in ragione del sole. La speranza è in forza di un amore che Dio, per il battesimo, riversa in noi. È nelle profondità del nostro cuore infatti che lo Spirito Santo, l'Amore stesso, produce la speranza. Per questo la speranza cristiana - dice S.Paolo - non può deluderci.
E noi per essa, ci aggrappiamo a Dio, alla certezza del suo "esserci" presso di noi e in noi come un Bene, l'unico vero Bene che non ci abbandona alle forze distruttrici del male. Gesù ha detto che lo Spirito Santo ci "condurrà alla verità tutta intera". E la verità tutta intera è che siamo infinitamente amati da Dio. Egli concretamente ci ha talmente amati da dare suo Figlio Gesù che con la sua vita e con la sua morte in croce ha pagato il nostro riscatto dal vero male che è il peccato. Per questo i nostri giorni sono nell'abbraccio della Trinità Santissima, di cui oggi festeggiamo l'insondabile mistero. La speranza è questa certezza che lo Spirito Santo mormora nei nostri cuori: il Padre ha mandato nel mondo suo Figlio Unigenito "non a giudicarlo ma a salvarlo".
Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi concedo un più lungo spazio per respirare la "speranza che non delude".
Mio Dio, Trinità che adoro, afferrami sempre più nelle profondità del tuo essere amore che salva. E in questo amore fa' che io respiri speranza: per me e per il mondo intero.
La voce di un Padre della Chiesa
Accogli la vita dalla Maestà, ma non questionare su questa Maestà. Ama la bontà del Padre, ma non indagare la sua essenza. Ama e apprezza la mitezza del Figlio, ma non investigare sulla sua generazione. Ama il soffio dello Spirito Santo, ma non tentare di scandagliarlo. La loro unione non è confusione, la loro distinzione non è separazione. Il modo poi, in cui essi sono distinti e uniti, lo conoscono essi solo. Tu, rifugiati nel silenzio!
Efrem Siro