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TESTO Commento su At 1,21-22

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S. Mattia (14/05/2010)

Brano biblico: At 1,15-17.20-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 15,9-17

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Dalla Parola del giorno

Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione.

Come vivere questa Parola?

All'interno della comunità apostolica va colmato un vuoto: quello creatosi con l'abbandono e il tradimento di Giuda.

La pericope è interessante da più punti di vista. Intanto da notare che è Pietro, ancora una volta, a prendere l'iniziativa. E poi, attenzione, si rivolge non a un uditorio qualunque, né solo alla strettissima cerchia degli undici apostoli. Le persone radunate sono circa centoventi, dice il testo sacro. Non solo Pietro si rivolge a loro, ma è tra loro che è determinato a orientare la scelta di chi dovrà sostituire Giuda. Sono infatti tutte persone che hanno conosciuto il Signore e che, in qualche modo, sono state vicine, quasi compagne di itinerario, sulla strada della primissima evangelizzazione.

È pure interessante il fatto che la nomina viene fatta dietro a una consultazione di tutti, dopo che era emersa la proposta di due nomi: Barsabba e Mattia.

Altro elemento determinante: quello del ballottaggio. Vengono tirati a sorte questi due, dopo una preghiera che rimetteva nelle mani di Dio la designazione finale. Ed ecco: la sorte cade su Mattia che viene associato agli undici apostoli.

Nella pausa contemplativa mi soffermo a considerare che Pietro presenta le motivazioni di questa elezione, ma è la comunità dei credenti che viene consultata a largo raggio. Sono poi molto significativi due altri elementi: la piena fiducia in Dio per cui si tira a sorte e quell'identificare gli apostoli come testimoni della resurrezione.

Signore Gesù, ti prego, fammi solidarizzare con quanti professano a viso aperto la mia stessa fede e rendimi vero e gioioso testimone del Cristo risorto.

La voce di una testimone

Dio ci ha fatti alleanza. È per tutti che ciascuno riceve la fede. Una volta che la Parola di Dio è incarnata in noi, non abbiamo il diritto di conservarla per noi: noi apparteniamo, da quel momento, a coloro che l'attendono
Madeleine Delbrêl

 

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