TESTO Commento su At 12,24
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Mercoledì della IV settimana di Pasqua (28/04/2010)
Brano biblico: At 12,24
Dalla Parola del giorno
In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva.
Come vivere questa Parola?
È interessante: quel che è importante che cresca e si diffonda altro non è che la Parola di Dio.
Sì, nella Parola c'è tutto, tutto quel che serve. Essa è davvero come un buon seme: il seme non è il frutto, ma è il seme che porta frutto.
Gesù stesso poi, nel vangelo di oggi (Gv 12,44-50), spiega il valore di questo seme che è la sua stessa Parola. Essa è come la luce (v.46): ci indica cioè la via, facendoci distinguere tra bene e male, facendo nascere in noi i desideri buoni ed estinguendo quelli cattivi.
La Parola poi è vita eterna (v.50), e per "vita eterna" non bisogna intendere solo la vita oltre la morte, ma anche questa vita terrena: l'obbedienza alla Parola dice infatti vita eterna, ossia pienezza di vita, di energia, di gioia e di pace già qui e ora.
Infine la Parola ci fa conoscere il Padre (vv.49-50). Non si tratta tanto di una conoscenza intellettuale, quanto piuttosto di comunione: ascoltare in profondità la Parola significa infatti entrare in intimità con il Padre, sentirsi amati da Lui.
Nella mia pausa contemplativa, chiederò proprio questo dono: che l'ascolto quotidiano della Parola di Dio diventi per me soprattutto comunione con il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.
Che io ascolti Te Signore Gesù, parli di Te e mostri al mondo Te.
Le parole di un mistico
La Torah è il tesoro di Israele, è la via per la vita, è la via per entrare in comunione con Dio.
Schudà ha-Leví