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TESTO Mistica mariana
S. Bernardo (18/04/2010)
Vangelo: Gv 17,20-26 
«20Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: 21perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
22E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. 23Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
24Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
25Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. 26E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».
La mistica mariana diventa per noi un dolce nutrimento.
Bernardo ha il dono della mistica attraverso la figura di Maria: una mistica "mariana" che lo porta a gustare la dolcezza della realtà di Dio travasata a lui da Maria, quasi che lei offrisse a Bernardo direttamente il latte spirituale che offrì a Gesù da bambino.
Questo fenomeno mistico della "lactatio", l'immagine dell'allattamento di Bernardo da parte di Maria, viene non solo rappresentato come immagine nell'arte religiosa, ma diventa un segno e un simbolo ad essere nella preghiera anche noi capaci di vivere l'incontro vivo, nutriente, fiduciosi che la mamma di Gesù provvede a nutrire anche noi con il "latte spirituale" della sua dolce intercessione.
La mistica di Bernardo diventa così da dolce anche forte, nutrita da una supervitamina e da una energia oltre ogni aspettativa: la veemenza della sua predicazione, della sua testimonianza, del richiamo alla fede entro e fuori il suo ambito, diventa per Bernardo il segno di una crescita prodigiosa e inaspettata, quasi simile alla maturazione di questo religioso diventato in breve un "enfant prodige", un fanciullo prodigio, proprio come Gesù.
La sua mistica appare così più incarnata che mai, e le tante vicissitudini della chiesa nel nostro tempo vengono riempite dall'atmosfera di un dolce fervore.