TESTO Trascinati in Dio
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S. Pio Da Pietrelcina (18/04/2010)
Vangelo: Mt 16,24-27

24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. 25Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita? 27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni».
Dall'umile frate impariamo la forza che trascina a Dio
Se qualcuno pensasse che questo fraticello avendo a che fare con le umiliazioni e le prostrazioni del mondo ne venga da esse umiliato, si sbaglia di grosso.
Piccolo e umile frate, trapassa, come gli (in)segna il Signore con le stigmate che gli dà, tutte le umiliazioni, le contrarietà e gli ostacoli che gli provengono prima di tutto da quelli che gli sono vicini e sono con lui nella Chiesa.
Egli non barcolla, anzi ne riemerge sempre vittorioso, come un emblema che tutti devono seguire per essere vittoriosi...
E non è così anche oggi, al vedere il fiume del pellegrinaggio semplice e fiducioso ai luoghi della sua e nostra fede?
Un andare dritto nel percorso della contrarietà, contromano, controvento, controcorrente, senza lasciarsi tentare dai "lascia stare" e dai "lascia perdere" che nella sua testimonianza audace, verace e fortemente mistica ha saputo percorrere nella propria devozione, risuscitandola anche in noi con potenza di amore munifico e magnifico.
Umile e nobile, ma sempre attraverso Cristo, le sue stigmate e la croce di Cristo e della Chiesa che prima di esaltarlo lo ha crocifisso e santificato così in anticipo, sprigionando dalle sue piaghe eucaristiche il movimento del quale noi ammiriamo anche oggi i frutti della conversione.