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TESTO "Mira que te mira"
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Santa Teresa d'Avila (18/04/2010)
Vangelo: Lc 10,38-42 
38Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 39Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. 40Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». 41Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, 42ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
"Mira que te mira"!
"Guarda che ti sta guardando"!
Attorno all'esperienza dell'incontro col suo Signore, Teresa diventa una Signora della fede, un vero e proprio Dottore dell'anima, e dell'anima della Chiesa, rinsaldando in essa la basi necessarie a renderla sempre più a immagine del suo Potente Signore nell'Amore ferreo, saldo, efficace e fondante in ogni esperienza della vita.
La Dottrina della fede, oggi un po' allontanatasi dal cuore dell'esperienza ecclesiale, è per lei un atto di amore continuo, un segno della vita della carità all'opera del fare, nel dire, nel pensare, nel programmare tutto quanto è pastorale e servizio alle anime.
Donna forte dall'animo forte, ella pare rappresentare e significare in se stessa come deve essere tutta la Chiesa, pare essere quasi la messaggera, l'ambasciatrice della pace donata dal Cristo Risorto ai suoi come dono per il mondo.
Baluardo della testimonianza, raggiunge le profondità e insieme le più alte vette della fede in equilibrio e nella simbiosi che è alleanza viva nell'amore del suo Signore, che la "mira" e la ammira.
Guarda che ti sta guardando, pure te che leggi, adesso.