TESTO Riconoscere il Cristo
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S. Lucia (13/12/2010)
Vangelo: Mt 10,28-33
«28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 29Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. 30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; 33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Non si tratta di vedere, ma di saper riconoscere.
E per riconoscere non bastano gli occhi, ma ci vuole...
- La fiducia nella Provvidenza: Dio che prov-"vede": lo sguardo di Dio, il suo vedere diventa quello che è giusto vedere per noi e per la nostra vita.
La fiducia ci fa vedere già adesso le cose che speriamo nel futuro.
S.Agostino diceva: "A furia di credere alle cose che non vedi, finisci per vedere le cose in cui credi".
- La fede che elimina ogni paura: il contrario della fede non è il dubbio, ma quella paura che oscura la visione dentro di noi per percepire poi attorno a noi le realtà della vita.
- Il senso della croce: che non è la croce in sè o il martirio: quello ne è il derivato. Occorre invece quella coscienza che risveglia in noi la capacità di vedere il disegno di Dio in ogni momento della nostra vita.
- Il senso della presenza di Dio in ogni cosa: ecco che anche nelle tenebre, nel buio degli occhi della carne vediamo il segno di Dio: Lui anche lì insegna, fa vedere quello che noi non possiamo distinguere altrimenti. Allora anche le tenebre e la cecità diventano illuminazione.
E il riconoscere nel buio il Cristo val più di ogni luce.