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TESTO Commento su At 5,30-31

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Giovedì della II settimana di Pasqua (15/04/2010)

Brano biblico: At 5,30-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore [...]. E di questi fatti noi siamo testimoni.

Come vivere questa Parola?

Vanno evidenziati due fatti: la proibizione fatta ai primi cristiani dai capi religiosi e politici, di predicare nel nome di Gesù e l'impossibilità, da parte loro, di obbedire a questo ordine del sinedrio.

Nel panorama di questo mondo ostile, risulta tanto più forte ed efficace quel che dice qui Pietro dopo aver avvertiti i capi che "bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini".

Egli prende coraggiosamente posizione insieme agli altri apostoli. È la voce della verità che fa una gran luce nel buio di un mondo ostile e tenacemente chiuso all'evidenza di un fatto sconvolgente mai avvenuto prima. Sì, il Dio degli antichi padri ha risuscitato proprio quel Gesù di Nazareth che i capi religiosi e politici avevano "ucciso appendendolo alla croce". Le cose stavano così. E il Signore risorto era diventato adesso "capo e salvatore" per dare, a chi voleva accoglierlo, "la grazia della conversione e il perdono dei peccati".

Era dunque una situazione aperta a grandi possibilità di salvezza quel che Pietro e gli apostoli tutti proclamavano, come testimoni dei fatti accaduti. Nessuna paura poteva imbavagliare la loro bocca né fermarli sulla strada della testimonianza e dell'annuncio perché lo Spirito del Signore era con loro.

Oggi, entro nella consapevolezza che anche noi viviamo in un mondo ostile alla verità di un autentico cristianesimo vissuto e annunciato. Ma ancora più mi rendo consapevole che anche io ho, dalla mia parte lo Spirito Santo. È Lui che, se lo invoco e non lo offendo con il peccato, mi darà la forza per vivere e testimoniare Gesù crocifisso e risorto operante nella storia.

Gesù, rendimi vero e audace come Pietro. Che io non sia annunciatore in una fede povera e senza slancio. Dammi il coraggio di credere e testimoniare apertamente quel che credo.

Le parole di una testimone-martire

La mia vita ha conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante volte. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. [...[ E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare. Se anche Dio non ci fosse, solo l'amore ha un senso, solo l'amore libera l'uomo da tutto ciò che lo rende schiavo, in particolare solo l'amore fa respirare, crescere, fiorire, solo l'amore fa sì che noi non abbiamo più paura di nulla.
Annalena Tonelli

 

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