TESTO Sequela cosciente
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Mercoledì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/09/2005)
Vangelo: Lc 9,57-62
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57Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio».
SEGUIRE GESU' CON LA CHIAREZZA DELLA VERITA' DI NOI STESSI
..QUESTA E' LA COSCIENZA CHE CI OTTIENE LA VERA DECISIONE
Seguire Gesù o non seguirlo?
Come seguirlo, con quali cose e senza quali altre?
La coscienza della sequela rende chiare e impavide le nostre risposte della vita, affinché siano nella verità di noi stessi anzitutto, e poi nella verità del Regno.
Cercare di attualizzare il Regno, senza mai attuarlo è possibile; ma che efficacia può avere, al di là dei nostri sforzi?
Cosa avremo ottenuto quando sguazzando qua e là per darci da fare, non avremo in mano niente se non il prodotto di noi stessi?
La libertà del percorso della sequela di Gesù parte dunque la una coscienza rinnovata a sua immagine.
Perché la sequela non è una atto fatto e finito, deciso in quel mentre, ma un esercizio di fede, speranza e carità non certo vissute in se stesse, ma nella piena comunione con Lui: con il Cristo.
Lasciare o prendere, avere o essere, dire o tacere,...tutto viene da Lui.
NELL'ACCOGLIERE LA COSCIENZA DI LUI PROCEDE LA SEQUELA