TESTO L'assistenza della Provvidenza
Venerdì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (18/09/2009)
Vangelo: Lc 8,1-3
1In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici 2e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; 3Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Poter contare sulla Provvidenza non è una realtà astratta e lontana.
Alcune donne guarite servono Gesù e i discepoli nel procedere dell'annuncio.
E li assistono con i loro beni, sostenendoli come Provvidenza concreta.
Sapere che la Provvidenza proviene da queste donne non basta: occorre specificare che queste donne erano possedute da spiriti cattivi e da infermità, prima di arrivare a essere il segno della Provvidenza.
Chi ci assiste non è colui che è perfetto: spesso proviene da una vita di spiritualità ambigua o cattiva, spesso ha infermità non solo fisiche, ma morali.
Ma la guarigione operata in Cristo rende tutti coloro che si pongono a servizio del Regno abilitati e abili a farlo.
Se contiamo sulle perfezioni della vita di ognuno, forse nessuno resta a servirci; e forse noi stessi dovremmo defilarci, e magari per primi.
Servire il Signore è riconoscere con gratitudine, come quelle donne, di essere ora resi segno della salvezza, della guarigione e quindi della realtà del servizio e dell'assistenza.
LA FAMIGLIA DELLA PROVVIDENZA CI ACCOGLIE DA RIGENERATI