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TESTO Il profumo dell'amore

don Luciano Sanvito

Giovedì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (17/09/2009)

Vangelo: Lc 7,36-50 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,36-50

36Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».

40Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41«Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». 44E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. 47Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». 48Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». 49Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». 50Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

SAPER PERDERE CON E PER GESU' E' IL PROFUMO DELL'AMORE

Quello che perdiamo con Gesù e per Lui si trasforma in atteggiamento di adorazione e di rispetto amoroso, quasi come un profumo morale che diventa segno e espressione dell'amore a Lui.

Quello invece che teniamo per Gesù e con Lui non ci serve ad altro che a erigere noi stessi e il nostro io, a scapito della fede amorosa: la fede si riduce a un materiale bello e esternamente appagabile, ma non vitale e efficace.

IL PERDONO CI ATTESTA QUELLO CHE PERDIAMO CON E PER LUI

Il profumo esprime come quello che abbiamo perso si trasforma in energia amorosa e riverente di noi verso la persona amata e di Lui che ci ama ridonandoci come attestato la sua presenza d'amore.

Il fariseo pensa di poter far apparire al meglio se stesso di fronte a Gesù nelle cose che ha e in quello che gli offre in cibo; la donna peccatrice invece pensa che per poter far apparire Gesù per quello che Lui è, in pienezza, ella deve svuotarsi di sè attraverso l'umile atto di amore e di riverenza.

L'ambiente della casa del fariseo rimane pieno dell'atmosfera di se stesso; l'ambiente di quella casa profumato dal gesto della peccatrice rende quella casa piena del profumo di Cristo, del suo Spirito amante.

 

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