TESTO Miracolo "in mezzo"
Lunedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (07/09/2009)
Vangelo: Lc 6,6-11
6Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. 9Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». 10E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
UNA MANO INARIDITA
Simbolo dell'aridità del cuore di chi sta davanti a Gesù in quel momento.
E anche ora.
Vedere il miracolo è impossibile se il cuore è chiuso all'azione dello Spirito.
"Mettiti in mezzo"
Al centro dell'azione di Gesù non sta né Lui né loro, né noi.
Sta invece l'uomo con la mano inaridita, il segno per tutti.
Per Gesù, è il segno della sua salvifica presenza.
Per loro attorno, simbolo della loro mano chiusa morale.
Per noi, segno dell'aridità che giace sulle nostre azioni.
La legge applicata diventa occlusione a vedere la vita risanata.
La mano inaridita guarisce, la legge ancora di più inaridisce.
Il miracolo da una parte porta la salvezza, dall'altra indurisce doppiamente il cuore già chiuso all'amore.
Si può accusare anche di fronte al bene di un miracolo.
Si può, eccome.
Anche se Dio apparisse in quel momento, il cuore e l'occhio della fede rimane cieco.
GESU' GUARISCE LA MANO, MA IL MIRACOLO RESTA LI' IN MEZZO