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TESTO Amministrare nella veglia

don Luciano Sanvito

Giovedì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (27/08/2009)

Vangelo: Mt 24,42-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,42-51

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

45Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? 46Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! 47Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. 48Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, 49e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, 50il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, 51lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti.

VEGLIARE...

La veglia del servitore buono e fedele diventa una prova di fronte all'azione del padrone, che gli aveva affidato la gestione dei suoi beni.

L'amministrazione saggia da parte del servo buono e fedele è la sua vita.

Ma se il servo nella prova della veglia profitta degli altri e della potenza datagli dal padrone per ultilizzarla a scapito della morte e del male altrui, certo sarà anche per quel servo la sua un'occasione di morte.

L'amministrazione stolta del servo diventa per lui un giudizio di morte.

L'occasione di avere tra le mani il potere dell'amministrazione diventa anche oggi un grande pericolo nello sfruttare la propria posizione.

Essere al servizio spesso autorizza a farsi uomini del potere, invece di procedere nell'umiltà e nel dovere di assolvere la propria parte.

Vegliare è una prova che fa essere di fronte a Dio in verità quello che siamo, e da questa prova non si può scappare: quello che siamo, lì lo saremo fino in fondo e senza alcuna scappatoia.

Vegliare ci dà l'occasione di approfittare del sonno degli altri e delle nebbie della notte, ma non certo potremo sfuggire allo sguardo penetrante di Dio.

VEGLIARE E' L' OCCASIONE PER RICEVERE IN SE STESSI LA VITA

 

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