TESTO Ultimità
Sabato della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (30/10/2010)
Vangelo: Lc 14,1.7-11
ULTIMITA'
Un percorso che nella storia porta l'azione di Dio alla massima esponenza di potenza nell'amore.
Ultimità per sè e nei confronti dell'altro.
Per sè, saper andare all'ultimo posto rivela la coscienza dell'essere indegno, ma anche invitato alla grazia, superando ogni logica di diritto e di dovere, e accedendo alla logica della grazia.
Nei confronti dell'altro, ultimità è procedere affinché non ci sia mai da parte nostra un varicamento della realtà del prossimo, ma sempre un sacro e misterioso rispetto nei suoi confronti.
L'ultimità genera da noi e dall'altro atteggiamenti utili a rinnovare il percorso della fede: l'umiltà, il rispetto, l'attenzione, l'ascolto, la considerazione, la presenza del mistero, l'azione di Dio, la priorità del suo invito rispetto al nostro diritto, un senso nuovo del dovere a ripartire dal basso,...
In questa revisione utile a noi e nella considerazione dell'altro, ecco che anche la presenza e la rivelazione di Dio ci viene proprio da queste ultimità: Dio ci appare solo quando noi siamo in sintonia con le ultimità nostre e nei confronti degli altri, e in esse troviamo la sua presenza.