TESTO Guai e disprezzo
Venerdì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (01/10/2010)
Vangelo: Lc 10,13-16
GUAI CHE RITORNANO PER CHI SI PROCURA GUAI...
DISPREZZO CHE RITORNA SU CHI DISPREZZA IL SEGNO DI DIO...
Il richiamo di Gesù alle città che hanno ricevuto ma non accolto i suoi segni è un esame di coscienza anche per noi oggi: ascoltare Lui attraverso i suoi segni procura la vita fatta di opere di conversione; non accogliere i segni di Gesù porta all'aridità e alla morte spirituale e morale.
"Sarai precipitata fino agli inferi!..."
Giù e sempre più giù, in discesa di valore, di senso, perdita di gioia,...
Sembra proprio il percorso delineato dalla radiografia morale fatta da Gesù su quelle città di allora e sulla città moderna, dove l'inferno è sempre più avvicinato dalle situazioni dell'uomo senza Dio.
Il precipitare e il precipizio indirettamente descritto nell'immagine degli inferi si può ben constatare dall'azione demolitrice della potenza istintiva che regola gli atteggiamenti umani, dove la pesantezza delle cose, delle persone e degli avvenimenti grava sempre più come una cappa che abbassa sempre più il livello dell'umanità, della moralità, dell'intelligenza umana, verso l'infernalità sempre più evidente.
Accanto al richiamo, Gesù, dispiaciuto, non può altro che constatare.
GUAI E DISPREZZO SONO LE GUIDE DELLA NOSTRA INFERNALITA'