TESTO La profezia
don Luciano Sanvito è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!
Giovedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/09/2010)
Vangelo: Lc 9,7-9
![](http://www.qumran2.net/scripts/commons/images/plus.gif)
7Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», 8altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
La Profezia si ripresenta.
Decapitata, l'azione profetica riappare.
"Giovanni l'ho fatto decapitare io, chi è dunque costui?..."
La Profezia viaggia nel tempo, non ostacolata dai tagli messi a punto dal potere e dall'azione umana.
La Profezia è come la coda delle lucertole: se la tagli, ricresce subito e si ripresenta come se nulla fosse successo, e con una forza nuova.
Ecco perché niente e nessuna contrarietà messa a punto dal mondo potrà spegnere la forza e il potere dello Spirito del Cristo.
..."Erode non sapeva che cosa pensare".
La Profezia mette in crisi il pensiero del già dato e del potere assodato.
Scombussola e fa suscitare il dubbio e la ricerca di quello che succede.
Meraviglia e stupore nascono in chi incontrando la profezia in atto o la spegne o la accoglie.
Il dubbio e la domanda della profezia procedono nel cammino di chi incontra il profeta, e non lascia nell'indifferenza.
"E cercava di vederlo"...
OGNI PROFEZIA METTE IN MOTO LA RICERCA DI CIO' CHE INDICA.