TESTO In parentela con Gesù
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Martedì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (21/07/2009)
Vangelo: Mt 12,46-50
La nostra parentela con Gesù è fatta di un bagaglio di religiosità e da una tradizione di fede che da tempo ci inserisce nella sua generazione.
Ci sentiamo adibiti ad essere ormai considerati parenti di Gesù e fratelli tra noi nella stessa fede.
Ed è vero.
Ma Gesù ribadisce che la vera parentela con Lui non nasce da questa appartenenza solo apparente e passeggera, ma si forma e si fonda sull'ascolto di Lui e del disegno del Padre.
In parentela di fede con Gesù nasce non solo l'ascolto della sua Parola, ma anche il fare in concreto la volotnà di Dio.
Fondare la parentela su questo ascolto praticante diventa lo stile di chi è madre, fratello e sorella di Gesù.
I veri parenti di Gesù quindi non sono quelli che gli voglio parlare, ma sopratutto quelli che lo vogliono ascoltare.
Anche noi, spesso, come i parenti del tempo di Gesù, attendiamo di potergli parlare, di poterci rivolgere a Lui per qualche cosa, dimenticandoci di imparare ad ascoltarlo.
Gesù rinnova la sua parentela: sua madre, i fratelli e le sorelle, facendoli passare e apparire non solo come cercatori di Lui in quel momento, ma come coloro che sono invitati all'ascolto suo e del Padre.