TESTO Riferimento Paterno
Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (26/06/2009)
Vangelo: Mt 8,1-4
La volontà di Gesù si realizza attraverso la manifestazione della volontà di Dio.
Per questo, risanando il lebbroso, lo manda poi dal sacerdote in testimonianza di questa sintonia tra Lui e il Padre.
Dietro l'operare di Gesù c'è sempre il disegno e la volontà di Dio, che Gesù vuol manifestare, e che la gente non comprende mai.
Questa dicotomia tra il miracolo e l'azione di Dio è la preoccupazione di Gesù, che si esprime sempre nel richiamare e richiamarsi alla presenza, alla potenza e al progetto Paterno.
Vedere la guarigione e il messaggio di Gesù a se stanti non dà valore all'opera di Gesù, che attinge e si richiama a ben altro; la riduzione e l'esaltazione dell'opera di Gesù, i due estremi, conducono allo stesso esito: la non coscienza del progetto Paterno.
Il lebbroso guarito è quindi un ostacolo più che un segno, da questo punto di vista: ecco perché in Gesù c'è sempre il riferimento all'azione e al collegamento superiore a sè.
Il rimandare al Padre l'opera che si sta compiendo, la parola che si sta dicendo, diventa allora la missione e la continuità dell'opera per il cristiano di oggi.
L'attenzione a Gesù guaritore, sottolineata nel nostro annuncio, non basta, non è ancora Vangelo: OCCORRE IL RIFERIMENTO PATERNO.