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TESTO Commento su Is 49,10

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Mercoledì della IV settimana di Quaresima (17/03/2010)

Brano biblico: Is 49,10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

"Non avranno né fame né sete e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha misericordia di loro li guiderà".

Come vivere questa Parola?

Il profeta Isaia sta parlando agli Israeliti esiliati a Babilonia. È un testo di grande consolazione che gli esegeti hanno riconosciuto di portata universale.

L'autore sacro invita non solo gli uomini ma tutto il cosmo (il cielo e la terra) a rallegrarsi perché il Signore consola e ha pietà del popolo che, a causa del peccato, è caduto tanto in basso ed ora vive l'esperienza di un dolore tale che gli fa esclamare: il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato. È a questo punto che prende forma un'immagine bellissima, a mo' d'interpellanza forte e molto umana. Dice il testo: "Può forse una donna dimenticarsi del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio del suo grembo? Anche se vi fosse una donna che si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai" (Is 49,15).

Tutto il brano corre verso questa affermazione pienamente atta a confermare quanto il profeta, a nome di Dio, promette.

Chi è guidato da Dio non solo trova modo di condurre una vita fuori dalla miseria materiale, ma anche e soprattutto da quella spirituale. Perché Dio ama le sue creature e il suo provvido amore non permette che la loro esistenza sia colpita da privazioni o da eccessi che impediscano di percorrere la via del bene.

Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi lascio interpellare da questa parola. Riconosco che il Signore è mia guida e mio liberatore? Gliene sono grato? Ne gioisco?

Signore, non permettere che io trascini una vita inconsapevole dei tuoi continui doni. Dammi di lasciarmi guidare da te incontro alla tua Pasqua.

La voce di un vescovo anglicano premio nobel per la pace

Ognuno di noi è tenuto da Dio tra le mani come qualcosa di prezioso e fragile, che esiste solo perché egli vi infonde continuamente la vita. E così Dio dice a ciascuno: 'Io ti amo. Tu sei prezioso nella tua fragilità e vulnerabilità. La tua vita è un dono. Io te la infondo e ti considero prezioso.
Desmond Tutu

 

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