TESTO Commento su Marco 12,28-34
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Venerdì della III settimana di Quaresima (12/03/2010)
Vangelo: Mc 12,28-34
Dalla Parola del giorno
"Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi descrive l'incontro di Gesù con uno scriba sincero: ascoltando Gesù, vuole conoscere di più. La sua domanda manifesta il desiderio di capire quale comandamento è essenziale fra la confusione di tante leggi e prescrizione della Legge di Mosè.
Come risposta Gesù cita lo Shema Israele: "Ascolta Israele" in Deuteronomio 6,4ss. Il Dio di Mosè, il Dio di Gesù, è l'unico Dio; Colui che per amore, ci ha creati, salvati, accolti come figli suoi in Gesù Cristo. Siamo creati dall'amore, in amore e ‘per amare'.
La vita terrena è un dono per darci la possibilità di crescere nell'amore di Dio e dei fratelli per unirci a lui liberamente. Uno diventa ciò che ama. Dio è diventato uomo per amore nostro e per farci come lui. L'amore nostro per Dio e per il prossimo è via alla divinizzazione.
Lo scriba è pienamente d'accordo con le parole di Gesù: Amare Dio con tutto se stesso e il prossimo come se stesso "è meglio di tutti gli olocausti e i sacrifici".
Infatti, tutta la realtà umana trova senso e espressione in questo amore autentico. Gesù, vedendo che lo scriba risponde saggiamente, gli dice: "Non sei lontano dal Regno di Dio". Un augurio che lo scriba continui la sua ricerca di verità per scoprire fino in fondo l'amore personale del Padre che si manifesta a lui nel Figlio suo, Gesù.
Nella mia pausa contemplativa oggi, cerco di continuare il dialogo con Gesù, sull'essenzialità del comandamento di Amore verso Dio e verso i fratelli e le sorelle.
Signore Gesù, non voglio vivere la vita solo in superficie. Insegnami che cosa è l'amore e come esprimerlo nell'impegno concreto di ogni giorno per Dio e per il prossimo.
La voce di una patrona dell'Italia
O mio Signore, è la tua carità che ti mosse a creare l'uomo a tua immagine e somiglianza ...La ragione è l'amore inestimabile col quale in te stesso hai guardato la tua creatura e te ne sei innamorato; e perciò l'hai creato per amore, per amore le hai dato l'essere affinché essa potesse gustare il Bene sommo ed eterno che tu sei.
Santa Caterina da Siena