TESTO Commento su Marco 6,2-3
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Mercoledì della IV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/02/2010)
Vangelo: Mc 6,2-3
Dalla Parola del giorno
"Che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?". E si scandalizzavano di lui.
Come vivere questa Parola?
È un testo importante perché ci mostra come la fede non è qualcosa di scontato né solidarizza con la banalità delle proprie acquisite abitudini. Qui, nella sua cittadina di Nazareth, Gesù tocca con mano che, proprio per il fatto di non saper uscire dalle sue logiche terra terra, la gente lo rifiuta, gli si volta contro. E, sostanzialmente, volta le spalle e fa la guerra al proprio vero bene!
Quelli di Nazareth sono fermi nell'immagine che di Gesù hanno avuto per anni: è uno di cui conoscono la madre e tutto il parentado, di cui sanno il lavoro nella bottega di Giuseppe il falegname. Quello che è stato deve continuare nello stesso modo, dentro gli stessi schemi. Aprirsi alla novità di Uno che ti rivela il mistero di Dio? Neppure per sogno. Anzi, si scandalizzano di lui. E lui della loro incredulità si stupisce con dolore e dalla loro incredulità è impedito: non può compiere, in mezzo a loro, opere di salvezza!
Oggi, rientrando al cuore, contemplo il volto di Gesù dove risplende la forza e la tenerezza di Dio per l'uomo. E m'interpello seriamente: dentro il contesto di fede debole del tempo in cui vivo, nella foschia di un materialismo imperante, la mia vita si spalanca alla continua NOVITÀ di un Dio che vuole operare anche a misura del mio credere e fidarmi e pregare? Oppure mi rifugio in una fede banalizzata e spenta da ragioni miopi e senza vera fiducia nell'INSPERATO?
Tu sei il Cristo, Signore Gesù, io credo in te e seguo te con tutto il mio cuore!
Le parole di una preghiera armena
Da te, o Dio, Signore e Padre, vengono ogni volontà e potenza e la vita per agire. In te la canzone che rende bella ogni cosa, di età in età si rinnova. La forza di questa verità in cui credo possa essere il terreno da cui sbocciano tutte le mie azioni.