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TESTO La famiglia di Dio

Monaci Benedettini Silvestrini  

Martedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (22/09/2009)

Vangelo: Lc 8,19-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 8,19-21

19E andarono da lui la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 20Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». 21Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

La prima lettura parla della “casa di Dio”, la seconda, il Vangelo, della famiglia di Gesù. E’ facile vedere il rapporto poiché nella Scrittura la parola “casa” può significare sia un edificio sia una famiglia. Per esempio quando la Bibbia parla della “Casa di Davide” può significare la sua abitazione, ma più spesso si tratta della famiglia, della stirpe di Davide. Chi ascolta le mie parole è per me fratello e madre... Ecco, se noi ascoltiamo la Parola di Dio e la mettiamo in pratica, diventiamo suoi fratelli, anzi sua madre – formiamo cioè la sua famiglia, siamo la “casa di Dio” siamo cioè nello stesso momento sua famiglia e suo tempio, cioè luogo dove lui abita. Si realizzano così le profezie di cui abbiamo letto nella prima lettura che Dio ha voluto abitare con gli uomini, non solo in mezzo a loro ma in loro, dentro di loro, per unirli tutti in un’alleanza che fa di essi un unico edificio, un’unica famiglia, e dirittura un unico corpo, il Corpo di Cristo.

 

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