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TESTO Commento su Is 35,4

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XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (06/09/2009)

Brano biblico: Is 35,4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 7,31-37

31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Dalla Parola del giorno

Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi”.

Come vivere questa Parola?

Il secondo Isaia celebra qui l’esodo degli Ebrei da Babilonia. Morivano lungo il deserto e rischiavano lo scoraggiamento! Ma la Parola di Dio li sostiene. Il profeta li assicura che il Signore, proprio Lui farà vendetta di tutto quello che, nella prigionia e nell’inospitale deserto, hanno dovuto soffrire .

La “ricompensa divina” è diversa da ogni ricompensa umana sempre così limitata, in genere inferiore alle attese del cuore. Ma l’assicurazione più confortante è questa: “Egli viene a salvarci”. Questa promessa è stata scritta tanti secoli prima di Cristo ma proprio con la sua venuta si è pienamente avverata.

“Coraggio, non temete!” dice Isaia e i testi biblici ripetono queste parole fino a 366 volte! Una volta per ogni giorno di ogni tuo anno di vita. Perfino dell’anno bisestile! E ciò che esorcizza la nostra paura è proprio sapere che Uno, vero uomo e vero Dio, è venuto a salvarci.

“Dio ha talmente amato il mondo da mandare il suo figlio unigenito perché chiunque crede in Lui sia salvato” ( Gv 3,16).

Ecco; la chiave che apre la porta della salvezza è nelle tue, nelle mie, nelle nostre mani.

L’ineffabile amore di Dio va oltre le nostre misure di comprensione. Non è proprio per questo che prendiamo coraggio e fiducia?

Mi soffermo per una pausa che mi permetta di prendere coscienza di questa chiave che è la mia libera volontà di aprire a tutto il flusso di salvezza che il Signore vuole veicolare in me.

Signore, fidarmi di te pienamente e con gioia, vincere ogni paura mi è possibile se tu aumenti la mia fede e ravvivi in me l’amore. Grazie!

Le parole di un grande teologo

Il tuo Figlio unigenito è venuto incontro a tutti gli esseri umani, agli abbandonati, e tutti lo siamo. Egli per tutti è nato in una stalla ed è morto in croce per tutti. Signore, destaci tutti e fa' che siamo svegli per riconoscerlo e testimoniarlo.
Karl Barth

 

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