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TESTO Commento su Luca 5,1-2

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Giovedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (03/09/2009)

Vangelo: Lc 5,1-2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 5,1-11

1Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, 2vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. 3Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.

4Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». 5Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». 6Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. 7Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 8Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». 9Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; 10così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 11E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Dalla Parola del giorno

“Mentre la folla faceva ressa intorno a Gesù per ascoltare la Parola di Dio, egli vide due barche ormeggiare alla sponda.”

Come vivere questa Parola?

In questa pagina di vangelo che si conclude con la chiamata di Pietro ad abbandonare la sua rete per diventare “pescatore di uomini”, desidero sottolineare due cose. Anzitutto il sorprendente mai stanco assembrarsi della gente intorno a questo Rabbi di Nazareth, così uguale in tutto agli altri uomini, e così diverso, misteriosamente aleggiante il mistero di Dio. E fa parte ancora di questa mia prima sottolineatura il notare che tutti pendono dalle labbra di Gesù perché vogliono ascoltare da Lui ‘la Parola di Dio’, non una qualsiasi parola umana.

La seconda sottolineatura riguarda quel ‘vedere’ le barche da parte di Gesù.

E’ lì, in un ambiente semplice, immerso nella natura, e non accenna ad abbandonarlo, per recarsi chissà dove a proclamare le cose di Dio. Anzi, vede le barche ormeggiate, chiede di entrare in una di esse e lì, nel lago, si mette ad annunciare il vangelo; la notizia lieta e nuova dell’amore fedele e infinito di Dio per l’uomo.

Credo che valga la pena di chiedersi se anche noi sappiamo ‘vedere’ con occhi semplici le semplici cose che ci sono attorno, che formano il nostro ambiente abituale. E lì, proprio lì, che il Signore ci parla, colloquiando con noi anche perché noi impariamo ad apprezzare quel che è alla nostra portata e ce ne serviamo non per interessi egoici ma perché tutto finisca per risuonare del lieto annuncio di Gesù.

Signore, dammi occhi per vedere e cuore per gioire e ringraziare. Dammi senno per usare bene di quello che mi circonda.

Le parole di un pensatore

Il silenzio è l’elemento nel quale prendono forma grandi cose.
Thomas Carlyle

 

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