PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Le labbra e il cuore

don Roberto Seregni  

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (30/08/2009)

Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 7,1-8.14-15.21-23

1Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3– i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:

Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da me.

7Invano mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini.

8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».

21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Dopo la lunga parentesi estiva in compagnia dell’evangelista Giovanni, la liturgia ci riporta tra le pagine del primo evangelista.

Ci troviamo davanti ad una accesa discussione tra Gesù e i vertici della cultura religiosa ebraica, i farisei e gli scribi. Il dibattito è acceso e vale la pena chiarire subito che al centro della discussione non sta la validità o meno di alcune pratiche religiose, ma la verità del rapporto con Dio. Cioè: il problema non è “se” e “come” devo lavarmi le mani prima di mangiare, ma se guardo a Dio come un ispettore dell’A.S.L. o come un Padre che si prende cura di me.

Gesù critica il formalismo vuoto e sterile dei farisei, condanna la loro presunzione di poter programmare la relazione con Dio, di incasellarla in una schema fisso di “dare-avere”. La casistica esasperata dei farisei, la loro ricerca di sicurezza tradotta in pratiche rituali, soffoca la novità, la bellezza e la fantasia di Dio.

Gesù vuole riportare ordine e smascherare le false certezze religiose che conducono nel vicolo cieco dell’ autocelebrazione idolatrica, non certo alla conoscenza del Dio vivo.

C’è una frase di questo brano, che Gesù riprende da Isaia, che continua a ronzarmi per la testa: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me.” (v.6).

L’attualità disarmante di questa Parola mi lascia senza fiato...

E’ proprio vero: le nostre comunità vivono quotidianamente la fatica di dare cuore e corpo alla Parola. Le labbra fanno grandi proclami, ma i piedi non sanno seguire le esigenze della sequela. Le labbra annunciano grandi slanci di generosità, ma le mani sono ancora chiuse nel possesso. Le labbra cantano le lodi di Dio, ma le orecchie non sono pronte a custodire la Parola.

Proviamoci, cari amici! Proviamo a fare un passo nuovo, fresco e intelligente verso Lui. Scopriremo che Lui ne ha già fatti mille verso di noi.

Buona settimana
don Roberto
robertoseregni@libero.it

 

Ricerca avanzata  (54743 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: