PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Solo Dio salva

Monaci Benedettini Silvestrini   Home Page

Martedì della XX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (18/08/2009)

Vangelo: Mt 19,23-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 19,23-30

23Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». 25A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». 26Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». 28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. 30Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi.

La prima parte del vangelo continua il discorso di ieri sulla ricchezza; diventando ancora più drastico Gesù dice che nessun ricco potrà salvarsi. Naturalmente si tratta di un confidare in se stessi, un porre a fondamento della propria esistenza le ricchezze e i beni che si possiedono, come nella parabola della domenica XVIII (Lc 12, 13-21). Nella seconda parte, rispondendo all’obiezione dei discepoli sull’impossibilità di salvarsi e sulla ricompensa che riceveranno quanti lo seguono, Gesù fa un discorso altisonante. Ma ve lo immaginate Gesù che parla a questi poveracci dei discepoli e dice loro che devono sedere a giudicare le dodici tribù di Israele? Suvvia, un po’ di buon senso! Questi erano pescatori, gabellieri, qualche combattente armato, insomma c’erano tutte le categorie meno considerate o più odiate, e Gesù di Nazareth che fa? Dice loro che seduti sul trono giudicheranno niente di meno che Israele! Dopo duemila anni di cristianesimo e di iconografia trionfalistica, noi possiamo pure passarci sopra con noncuranza. Ma la realtà non deve essere stata così semplice. Questi poveretti nella loro vita alla sequela del Risorto non vedranno che stenti e persecuzioni e non certo ermellini, troni e popoli prostrati. Andranno avanti per fede e per fede riceveranno la corona della gloria. Ma, su questa terra avranno solo fatica e persecuzione. Dio li ha scelti, nonostante tutto e nonostante tutto la loro predicazione ha raggiunto gli estremi confini della terra. Il Signore si serve di mezzi che noi non riusciamo davvero a sospettare e ne fa opere grandi di salvezza. È ciò che compie con Gedeone quando lo sceglie come giudice; l’obiezione che egli pone sembra più che corretta umanamente: «Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manasse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre». La risposta a questo interrogativo sta nel racconto che segue, ma la più semplice è che solo il Signore salva e che noi ne siamo solo testimoni e annunciatori.

 

Ricerca avanzata  (54719 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: