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TESTO Commento su Atti 28,20

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Sabato della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (30/05/2009)

Brano biblico: Atti 28,20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 10,13-16

13Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». 16E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Dalla Parola del giorno

“Vi ho chiamati per vedervi e parlarvi, perché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da queste catene.”

Come vivere questa Parola?

Paolo è stato mandato a Roma. Vive agli arresti domiciliari di allora. Un soldato lo sorveglia ma egli, in casa, può agire. E che fa? Chiama gli israeliti che si trovano nella città eterna. Li chiama dietro un impulso di tenerezza (vi ho chiamati per vedervi) e di ardore missionario (per parlarvi). Il nocciolo del suo annuncio è molto importante anche per noi, oggi.

Paolo infatti parla ai suoi correligionari della “speranza di Israele”. Una speranza così forte che gli fa sopportare di essere prigioniero. Una speranza così viva per cui dirà che, anche se lui è prigioniero, la Parola di Dio non è in catene. Una speranza che è la sua in Cristo Gesù, ma è anche quella del suo popolo Israele perché racchiude il compimento di tutte le promesse messianiche dell’Antico testamento.

Quello che Paolo spera e comunica è molto bello e attuale. Anzitutto ci aiuta a superare la tesi errata che col cristianesimo abbiamo sovvertito la fede ebraica mettendo in non cale l’Antico Testamento. Assolutamente no! Cristo è venuto a compiere non ad abolire. Tutto quello che Mosè, i profeti e i sapienti dell’Antico testamento hanno detto non cade nel dimenticatoio. Se mai è il contrario! Nella luce di Gesù, l’antica Parola risplende di una verità più completa che ci spinge su strade di vita. Non da soli. Mai da soli! Ma proprio con Lui che ci dà lo Spirito senza misura per interpretare vivere e cantare quanto in antico fu scritto nei libri sacri.

Su questa verità mi soffermo dilatando il cuore a una speranza viva: quella stessa di Gesù che vive in me.

Signore, che io sia assiduo ascoltatore della tua Parola di vita. Che io la viva e la comunichi ai fratelli.

La voce di uno scrittore

Nata in oriente e vestita di abiti e immaginativa orientali, la Bibbia percorre le strade del mondo per entrare in una terra dopo l’altra e trovare la propria casa dovunque. Ha imparato a parlare al cuore dell’uomo in centinaia di lingue; fanciulli ascoltano con meraviglia e con gioia le sue storie, uomini saggi le ponderano come parabole di vita.
Henry Van Dyke

 

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