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TESTO Commento su Giovanni 14,21-26

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Lunedì della V settimana di Pasqua (11/05/2009)

Vangelo: Gv 14,21-26 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.

Come vivere questa Parola?

Il verbo ‘dimorare’ è molto frequente nei testi di S. Giovanni, e quasi sempre è insieme al verbo ‘amare’! Per il quarto evangelista, infatti, la comprensione di Gesù e della sua parola non è solo un processo mentale, ma soprattutto una disposizione del cuore: Dio lo incontri se ti disponi ad inabissarti nelle profondità elevate dell’amore, dimorandovi quieto e umile!

“Maestro, dove abiti?” – gli domandarono i primi due discepoli; è la stessa domanda che sgorga spontanea dalle profondità del nostro essere quando incrociamo il suo sguardo o sperimentiamo la forza travolgente del suo amore nella nostra vita. Anche la risposta è la stessa: “Venite e vedete.”

È da questo ‘dimorare’ che scaturisce l’amore; e l’amore non può non portare all’ascolto intenso e appassionato delle parole dell’Amato, che inevitabilmente ‘prende dimora’ in noi!

Dimori se ami, e amando ascolti, e ascoltando dimori! È come un circolo senza inizio e senza fine! Da dove cominciare?

Non ha importanza da dove cominciare, basta ‘abbandonarsi’ a questo ’girotondo dell’amore’, a questa danza del cuore di Dio. Ascoltare – amare – dimorare. In cui ‘dimorare’ è azione di Dio in noi e nostra in Dio.

La prospettiva è luminosissima e scardina alla radice ansie e paure perché ci libera dalla preoccupazione della nostra impotenza. Non siamo soli a tessere il mirabile arazzo della comunione con Dio, ma è Lui che viene a noi e ci cambia dal di dentro, riportando alla luce l’immagine e somiglianza con Lui.

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi abbandonerò fiducioso nel cuore della Trinità e ne ascolterò le parole di fuoco che scaldano il cuore: “Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.” Con Sr Elisabetta della Trinità ripeterò:

O mio Dio, Trinità che adoro... che nulla possa turbar la mia pace... che ogni istante mi porti più addentro nella profondità del tuo mistero!

La voce di una mistica

Ho trovato il cielo sulla terra. Perché il cielo è Dio e Dio è nella mia anima. Il giorno in cui l’ho compreso, tutto per me si è illuminato.
Sr. Elisabetta della Trinità

 

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