TESTO Gesù in persona
Monastero Janua Coeli Parola della Domenica
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III Domenica di Pasqua (Anno B) (26/04/2009)
Vangelo: Lc 24,35-48
35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni».
Aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture. Dalle parole del vangelo si intuisce che la mente possa essere aperta a leggere dentro le Scritture oppure no. Leggere dentro: una capacità tipica dell'essere di Dio, una capacità pur nostra se siamo in Lui. Perché ti fermi a ciò che appare? A ciò che brilla e seduce il tuo sguardo? Prova a entrare nelle cose, negli eventi, nelle parole, nei vissuti che giungono a te. È lì che potrai capire veramente e si sveleranno i significati dei tuoi momenti di vita. Leggere dentro è ciò che fa la differenza. Leggi dentro? Il tuo tempo si compie. Resti ai margini o sulla porta della realtà? Il tuo tempo ti scivola addosso, e il tuo sentirti protagonista è semplicemente un fantasma. Quando i chiodi di ciò che è vero passeranno la tua carne, potrai dire di esserci veramente, in carne e ossa. E chi avrà la grazia di toccare le tue ferite risanate, potrà sperimentare ancora una volta la presenza di Gesù Risorto.
Gesù in persona
MEDITAZIONE
Domande
Stupiti e spaventati ... di fronte a Gesù che appare di persona nasce stupore e spavento. Lo stupore di chi non attende e lo spavento di chi non crede ai propri occhi perché la realtà supera di molto i termini abituali del vedere. Stupore e spavento da sempre accompagnano il cammino di fede. Gesù non è una dottrina, è persona. Ma, pur dicendolo e pensandolo, quando questo avviene nascono dubbi, quasi che a Dio non fosse possibile e a noi altrettanto il credere. Con quali occhi si vede Gesù? Quelli di chi ha visto il dolore del Maestro e ha conosciuto il disorientamento di fronte alla sua morte, il crollo di ogni speranza ...
Chiave di lettura
Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Turbamento, stupore, spavento, dubbi ... credevano di vedere un fantasma. Apparenze, parvenza di lui oppure è proprio Gesù? Quante volte Gesù è in mezzo a noi in carne e ossa e noi invece lo pensiamo come fantasma, senza consistenza! Parole vuote per noi le parole del vangelo, parole storiche che ricordano fatti avvenuti ma che non ci toccano. E invece quella Parola è Persona, non è un fantasma ... Oggi Gesù ci chiede: Perché siete turbati? Il turbamento di chi non afferra la realtà umana di Dio fra noi e gioca coi fantasmi di un presente vuoto di Lui. Solo quando si apre la mente all’intelligenza delle Scritture è possibile ripensare alle parole ascoltate, ai fatti accaduti, a ciò che fa parte della nostra relazione con le persone e con tempi e luoghi ... per capirne il senso. Conversione e perdono dei peccati: questa è la via che si muove a partire dalla croce risorta di Cristo. La grande gioia può non farti credere a ciò che vedi, perché va oltre ciò che hai davanti, e non ti è utile. Il richiamo di Gesù è a quello che hai tu di pronto: una porzione di pesce arrostito. Lui prende e mangia quello che è tuo per dirti: Sono qui, mi interessa ciò che è tuo. Questo ti permette di conoscermi. Dammi ciò che ti appartiene. Se tu vedi che lo faccio mio, magari ti convinci che sono proprio Io che vengo a te ... I dubbi nel cuore non sono cose cattive, tutt’altro! Aiutano a percepire bene, a distinguere perché creano desiderio di andare più in profondità. Non è una passiva accoglienza che ti permette di conoscere Gesù! Ciò che accade lungo la via, ciò che vivi con gli altri, può darti l’opportunità di riconoscere il tuo Signore. Lui cammina con te. Ma i tuoi occhi per vederlo hanno bisogno di perdere la loro opacità. Se tu cerchi il Dio potente, straordinario, che risolve tutte le cose, ti precludi la possibilità di riconoscerlo. Il Dio che ti appare è un uomo crocifisso. E se ti mostra le sue mani e i suoi piedi feriti è per ricordarti che la vita nuova passa attraverso la sua umanità consegnata all’Amore, si genera nella donazione di sé che arriva alle estreme conseguenze. Non esiste un amore più grande che quello di dare la vita per i propri amici. E tu fino a che punto stai donando la tua vita?
PREGHIERA
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture; arde il nostro cuore mentre ci parli (dalla liturgia)
CONTEMPLAZIONE
Sono queste le parole della nostra risurrezione: Bisogna che si compiano tutte le cose scritte ... Ciò che nel progetto divino è stato pensato per noi ha bisogno di terreno per nascere. Quella scintilla di luce che ha animato il nostro essere nel pensiero tuo, Signore, cresce a misura del nostro dispiegarci in te. Noi tendiamo invece a raggomitolarci in noi, nelle nostre cose, a guardare a palpebre semichiuse ciò che è strettamente nostro. Quando osiamo levare gli occhi al cielo del tuo sguardo, allora sì che ritroviamo la misura della nostra chiamata: senza misura! Uno sfogliarsi secondo il tuo volere: petali di rosa vermiglia, la mia vita, cresciuta nelle aiuole della croce, ricolma della rugiada del tuo Spirito per la gioia degli uomini, come parole di Dio pronunciate e assimilate fino al loro ritorno a te.
Il Vangelo dei piccoli
Gesù oggi apparendo ai suoi cerca di convincerli che è proprio lui, il Maestro che hanno conosciuto e con cui hanno vissuto per tre lunghi anni. Sono talmente contenti che non possono credere sia lui, pensano sia un fantasma. E succede così ogni volta che siamo certi di qualcosa. Tu pensi che Gesù è in cielo e quindi non te lo aspetti in terra. Se dovesse comparirti davanti penseresti subito che stai male, che è la tua immaginazione, che è una specie di sogno ad occhi aperti. Gli apostoli non potevano credere che Gesù davvero era di nuovo con loro: eppure lui glielo aveva detto che dopo tre giorni sarebbe risorto! Il dubbio è una cosa terribile ... Se tu fai una cosa e ne sei certo, e un altro non crede a quello che tu dici, quel dubbio ti da fastidio perché mette in gioco quello che tu sei. Vuol dire, se non ti crede, che non ha fiducia nella tua parola. Gesù chiede ai suoi: Perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Sono proprio io! Con tutte le cose che hanno visto e ascoltato da Gesù, come possono dubitare? È una grande lezione questa per noi. La vita è una cosa importante, non si può far finta che tutto va bene quando non va. Le parole di Gesù sono vere, cioè succedono ... così anche le nostre parole, sono vere quando corrispondono ai fatti. Tu vuoi essere un fantasma o una persona che porta pace? Sei un fantasma se le tue parole non incidono nella vita, se restano vuote, se sono dette tanto per riempire un vuoto ... ma nessuno ti crede che sei tu e spaventi gli altri perché non sanno mai cosa aspettarsi da te! Quando quello che dici corrisponde a ciò che fai, allora sì che puoi dire di essere persona in carne e ossa. E non farai più spavento a nessuno. Ma tutti riconosceranno che vale la pena stare con te...