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TESTO Un Dio innamorato

don Roberto Seregni  

IV Domenica di Quaresima - Laetare (Anno B) (22/03/2009)

Vangelo: Gv 3,14-21 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 3,14-21

14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

19E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Il deserto, il Tabor e il Tempio di Gerusalemme: la liturgia ci ha regalato proprio bellissimo tour quaresimale per vivificare la nostra fede! Il brano di questa domenica, tratto dall’incontro di Gesù con Nicodemo, ci aiuta ad andare ancora più a fondo nel nostro cammino di autenticità della vita cristiana.

Qualche tempo fa, in fila col carrello davanti alla cassa di un supermercato, ho incrociato una signora che mi ha confidato che pochi giorni prima aveva subito un grosso furto e - aggiungendo subito di essere molto credente in Dio - mi disse che “se lassù qualcosa esiste, prima o poi, gli avrebbe uccisi tutti quei mascalzoni!” . Molto bene...

Ma davvero Dio è così? Davvero Dio è questo super-terrorista assetato di vendetta? Dio è questo giustiziere implacabile?

Gesù (per fortuna!) sembra proprio pensarla diversamente: “Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio... non per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi”. Il Rabbì di Nazareth ci parla di un Dio follemente innamorato dell’uomo, di un Padre che dona quanto ha di più prezioso, per farci passare dal buio del nostro peccato alla luce del suo amore. Più passa il tempo, più mi convinco che il vero problema non è interrogarci se crediamo o non crediamo in Dio, ma in quale Dio crediamo!

Diverse volte mi è capitato sentirmi dire: “Sai don, ho fatto così... e così... ho sbagliato tutto, e ho capito che non valgo nulla!”, “La mia pagella è un campo di battaglia e i miei genitori mi trattano da schifo... Non valgo veramente niente!”

Caro amico sfiduciato, avrei voluto aver davanti proprio questa pagina del Vangelo mentre le tue lacrime si stampavano sul pavimento del confessionale. Ecco quanto vali: Dio ha dato la vita per te! Dio ti ama fino a morirne! Tu sei la sua passione! Sì, è proprio così: tu vali la vita di Dio!
Scioccato? Ma che ci vuoi fare, Lui è fatto così!

E se saremo morsi dai serpenti velenosi della disperazione, della sfiducia, della delusione, alziamo gli occhi al Dio Crocifisso e sentiremo ripeterci la misura smisurata del Suo amore!

Buona settimana e occhio ai serpenti...

don Roberto

N.B. Tra i "Ritagli dello Spirito" (www.oratoriotirano.wordpress.com) potete trovare nuovi testi per la vostra riflessione quaresimale. In particolare vi consiglio un bellissimo brano di don Bruno Maggioni.

 

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