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TESTO Commento su Rm 8,31

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II Domenica di Quaresima (Anno B) (08/03/2009)

Brano biblico: Rm 8,31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 9,2-10

2Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro 3e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. 4E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. 5Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 6Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. 7Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». 8E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.

9Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Dalla Parola del giorno

Fratelli, che diremo? Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il suo Figlio ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui?

Come vivere questa Parola?

In questa seconda domenica di quaresima, S.Paolo è qui a confortare e a rassicurare le profondità del nostro cuore. Proprio lì si annidano le paure. Non è certo tra le meno pesanti quella che riguarda una relazionalità propensa, spesso, a temere l’altro, ravvisando in lui un ipotetico rivale, uno che non ci è proprio amichevole ma avverso.

Se un lavoro di crescita spirituale comporta anzitutto quello di cogliere il positivo nell’altro, bisogna pur ammettere che a volte qualcuno, in certe circostanze, è davvero contro di noi. Ma il sole che sgomina questo nuvolone nero che è sentirci in difficoltà insuperabile con qualcuno, è il Signore.

La consapevolezza che Lui è con noi e ci ha dato tutto, assolutamente tutto nell’infinito dono del Figlio crocifisso e risorto per noi, può ben tranquillizzare il nostro cuore! Esso diviene saldo, non teme. Anzi entra nella serena persuasione che, insieme col dono per eccellenza che è Gesù, il Padre “ci donerà ogni cosa”.

E come devo intendere questo “ogni cosa”? Lo colloco in tutta la logica biblica e, nel nostro caso, della teologia paolina. Il Signore provvederà perché alla mia vita non manchi mai ciò che mi può unire strettamente a Lui, e quindi essermi luce e salvezza.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò al Padre che in me cresca sempre più il bisogno che Cristo sia vivo presente e operante grazia nelle mie giornate.

Padre santo, che in croce mi hai dato con infinito amore Gesù tuo Figlio, purifica il mio cuore perché io ti chieda tutto e solo quello che, redimendo le mie giornate dal non-senso, mi rende capace di amare il mio prossimo in lui e per lui.

La voce di un dottore della Chiesa

Egli nutriva pensieri di pace e io non lo sapevo. Chi infatti conosce i sentimenti del Signore, o chi fu suo consigliere? (Ger 29,11). Ma il chiodo penetrando fu per me come una chiave che mi ha aperto perché io vedessi la volontà del Signore ... E’ aperto l’ingresso al segreto del cuore per le ferite del corpo ... appaiono le viscere di misericordia del nostro Dio, per cui ci visitò dall’alto un sole che sorge (Lc 1,78)
S. Bernardo

 

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