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TESTO Commento su Gen 2,7

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Mercoledì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (11/02/2009)

Brano biblico: Gen 2,7 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

Come vivere questa Parola?

Con un linguaggio marcatamente antropomorfico, l’autore sacro ci descrive la creazione dell’uomo. Dio vi appare nelle vesti di un vasaio che plasma con cura la sua opera, dando vita all’argilla inerte e fredda. Per chi ha provato a lavorare la ceramica, l’immagine risulta molto eloquente.

Ciò che uscirà dalle mani dell’artigiano è stato prima concepito nella mente e nel cuore, si è poi cercato di imprimere alla massa informe della creta quanto progettato, quasi accarezzandola. Se poi l’oggetto non risponde alle attese, non si butta: si interviene eliminando eventuali imperfezioni o anche rimpastando il tutto.

Non è quanto Dio fa con noi? “Le tue mani mi hanno fatto e plasmato” recita un salmo. E questo non solo quando “venivo intessuto nelle profondità della terra” (cioè nel grembo materno) - come canta il salmista – ma in ogni istante. E se ostacolo la sua opera con le mie resistenze, se guasto il suo ‘capolavoro’ con il peccato, non mi getta lontano da sé, ma torna a riaccogliermi, utilizzando anche il mio sbaglio per farmi progredire verso quell’ideale di bellezza che portava nel cuore quando mi ha chiamato all’esistenza.

Su questa povera creta, incapace di per sé di accogliere qualunque fremito di vita vera, Egli continua a infondere il suo soffio vitale, lo Spirito Santo, lo Spirito del Figlio. È un continuo “rinascere dall’Alto”, un partecipare alla sua stessa vita, fino a poter liberare quel grido che ci urge dentro: “Abbà – Padre”.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò esplodere la gioia che mi gorgoglia dentro al pensiero che sono nelle sue mani come creta informe che Egli va plasmando momento per momento e pregherò:

Effondi su di me il tuo Spirito, Signore, perché io viva della tua vita e ti glorifichi realizzando il meraviglioso progetto che tu hai su di me.

La voce di un Padre della Chiesa

Dio ha dato alla terra il soffio che lo nutre. E’ il suo alito a dar vita a tutte le cose. E se egli trattenesse il respiro, tutto si annienterebbe. Questo respiro vibra nel tuo, nella tua voce. E’ l’alito di Dio, che tu respiri – e non lo sai
Teofilo d’Antiochia

 

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