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TESTO Signore, insegnami a preg… ad amare!

padre Mimmo Castiglione

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XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (26/10/2008)

Vangelo: Mt 22,34-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 22,34-40

In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Potessi essere sempre innamorato!
Di che? Di tutto, anche di te!
E guardarti come ti guarda Dio
cosi come Lui guarda me!

Qual è il più grande comandamento?
Di questi tempi (nei vangeli di queste ultime domeniche),
Gesu “chiude la bocca” a tanti,
a quanti si avvicinano a lui per conversare sulla dottrina
e coglierlo in fallo.

Ma non trovano nulla da ridire. Ed intanto s’avvicina il tempo!
Siamo a Gerusalemme, manca ormai poco alla Passione!
Matteo ci presenta controversie,
dibattiti del Maestro con i teologi

e con i maggiori ed autorevoli rappresentanti del popolo d’Israele.
E' il turno dello stimato fariseo,
esperto nell’esegesi e nella messa in opera della Legge.

Terza controversia, importante, sintomatica ed indicativa.

Certamente non si risponde a tutti quelli che rivolgono domande.
Bisogna prima discernere. E capirne le intenzioni.

Gesu, se voleva, poteva anche non considerare l’interlocutore.
Ma l’argomento era talmente importante!
613 precetti! Centinaia di prescrizioni riguardo al sabato.

I precetti le leggi, erano da alcuni considerati allo stesso modo.

Altri invece cercavano di stabilirne la graduatoria di valore.
Troppi cavilli. Casistica opprimente.
L’osservanza? Un cadavere senza l’amore!
Non era possibile. Questa storia non poteva continuare.

Ed il Rabbino di Galilea senza lasciarsi condizionare o ingarbugliare
fa la distinzione!
La più piccola legge o la minima prescrizione
assumono la stessa importanza

se intimamente legati ed espressioni del precetto dell’Amore,
attorno al quale tutto ruota acquistando senso.
Unici divieti? Quelli contrari alla vita!
Amare servendo e riferirne a Dio la fonte.
Servire con dedizione, fedeltà e generosità.
Importante amare il prossimo quanto amare Dio,
anche se non è la stessa cosa.
Addizionando dando compimento,
l’esito finale risulta prima in numero di due. E poi di Uno!
Questo illumina e spiega tutto quanto detto prima
nella Legge ed i Profeti
che “sospesi” attendevano perfezionamento.
E poi, Gesu è uno che non si tira indietro
quando si tratta di relazionarsi e dialogare.
Tende sempre la sua mano,
anche a chi gli domanda per metterlo alla prova
e comprenderne le tendenze.
E che risposta!
Due i volti dunque dell’Amore. Anzi Uno! Ed è l’essenziale!
Amare Gesu significa amare l’uomo ed amare Dio!
Amare l’altro nel ricordo d’esser stati perdonati

e non perché s’e' di natura amabili o riconciliati!

Amerai...

Amare al futuro! Si, perché prima è necessario ascoltare.

... Il Signore Dio tuo.
Amare la Vita e il Bene con passione e zelo.
Amare con tutta la consapevolezza della propria miseria
e il desiderio di lasciarsi perdonare.
Amare nei pensieri. Amare ricordando il bene ricevuto

e quello da operare per gratitudine e riconoscenza.

...E il prossimo tuo come te stesso.
Chi si coinvolge con l’Amore, serve!
E libero dalla paura, riceve forza nella fatica.
Ma come si fa ad amare sempre e nonostante tutto?
Come si fa a non considerare il male ricevuto?!

E' difficile, soprattutto quando ci sentiamo feriti, traditi,
delusi nelle aspettative.

Arrabbiati ed orgogliosi non cediamo, superbi non ci pieghiamo.
Autosufficienti dimostriamo di non avere bisogno di nessuno,
neanche d’essere amati.

E non tolleriamo quando falliamo ed anche quando gli altri sbagliano.

Non sopportiamo chi fragile cede alla debolezza.

A volte invece, ci viene così facile amare e lasciarci amare,
sopratutto quando siamo in pace con noi stessi
o quando siamo innamorati
e godiamo nel fare il bene ed anche riceverlo.

Potessimo essere sempre innamorati!

Amare gli altri servendoli senza alcun interesse,
gratuitamente e senza convenienze? E' una parola!

E' un problema amare, soprattutto per narcisi e vanesi, come me!
Amare è faccenda complessa.

Sopratutto per chi nutre disprezzo per se e per chi gli sta intorno, come me!

PREGHIERA

Che cos’e' davvero importante nella mia vita?
In che cosa consiste l’essenziale? Oh si che lo so bene!

Eppure, quanto tempo sprecato a rincorrere sogni ed illusioni.
Quante energie sciupate in pensieri e nel darsi da fare
per accontentare e farsi accogliere ed amare.
Per poi ritrovarsi di nuovo con niente in mano,
senza qualcosa che sia soddisfacente.
Rimane solo il ricordo d’esser stati ancora una volta vivi.
Pagato a caro prezzo!
Di nuovo soli e con la morte dentro.
E col rimpianto. E poi la rabbia.
E sembra che al momento nulla più importi.
E l’angoscia pare mai finire!
E la storiella si ripete ogni volta che ci si lascia andare!
Si lo so, per chi sa intuire affiora gia la sensazione
che non sia cosa impegnativa, duratura o seria.
Ma ci s’appaga comunque, arresi all’attimo

che si vuole sempre eterno e senza conclusione.

Maestro educami al rispetto ed alla condivisione.
Forma la mia coscienza all’aiuto reciproco ed al sacrificio.

Convinci il mio cuore dell’importanza di servire la vita degli altri.

Pieta Gesu,

per tutte le forme di molestia, di oppressione e di maltrattamento.

Pieta per tutte le forme di usura e di mancanza di pieta.

Pieta Signore,
per tutte le volte che non ho accolto la tua parola

e non sono stato modello per gli altri.

Pieta Signore Gesu, la mia cattiva fama non ti ha reso un buon servizio.

Pieta per tutte le mancanze di amore e per tutte le forme di disprezzo.
Signore, insegnami a preg... ad amare!

Bello o Dio,
sapere di avere fatto del bene nel tuo nome,
ed anche per me stesso, per sentirmi utile e dignitoso
e per soddisfazione personale,
perche ci sia qualcuno che se ne ricordi,
almeno uno, che dica per me una prece!

 

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