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TESTO Commento a Gal 6,15
Casa di Preghiera San Biagio FMA 
S. Francesco d'Assisi, patrono d'Italia (04/10/2008)
Brano biblico: Gal 6,15 
25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Dalla Parola del giorno
“Non è né la circoncisione, né la non circoncisione che conta, ma l’essere Nuova creatura.”
Come vivere questa Parola?
S. Paolo dice che il suo vanto è solo aver capito quale forza generativa di vita sta nella croce del Signore Gesù. Ma la croce in se stessa non ha senso, anzi è simbolo lugubre di morte se non esalta Colui che l’ha abbracciata proprio per ‘strangolare’ la morte, il peccato, il male e generarci a nuova vita.
“Essere nuova creatura” questa è la flebo che ogni mattina mi dà quella carica trasfigurativa per cui, anche le cose più consuete cambiano, in un certo senso, natura.
Il segreto è proprio qui. Affrontare un giorno con gioiose opportunità di lavoro, studio, altro, oppure veder venirsi incontro le solite cose da fare, cambia natura proprio in forza dell’amore che Cristo immette in me e chiede di esprimere attraverso me. La novità è lì. Come una fresca sorgiva in cui immergerti tutto intero. E subito dopo, ti avverti ‘nuovo’. Sì, nuovo della novità di Cristo.
Oggi, festa del patrono d’Italia, S.Francesco, mi lascio prendere per mano da questo fratello santo che scoperse la novità del vivere Cristo come ‘perfetta letizia’ fino a diventare “nuova creatura”. Libera da impedimenti di possesso egoistico, con relativi passi di tensioni, preoccupazioni, umor nero, rabbie varie.
Signore, fammi capire e chiedere a te quello che capì e chiese S. Francesco: che più grande di tutte le grazie e i doni dello Spirito Santo concesso da Cristo agli amici suoi, più grande di tutto è vincere se stesso nelle proprie egoiche voglie e volentieri sostenere anche pene e ingiurie e disagi, sostenendo tutto per amore di Gesù Cristo. Fammi capire che in questo modo io, ogni giorno sono nuova e lieta creatura.
La voce del santo che festeggiamo oggi
O alto e glorioso Dio, / illumina le tenebre / del cuore mio.
Dammi una fede retta, / speranza certa, / carità perfetta / e umiltà profonda.
Dammi, Signore, / senno e discernimento / per compiere la tua vera / e santa volontà.
Amen.
Francesco d’Assisi