TESTO Chi è dunque Costui?
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Giovedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (25/09/2008)
Vangelo: Lc 9,7-9

7Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», 8altri: «È apparso Elia», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 9Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Chi era Gesù per Erode? Il rimorso gli rode ancora la coscienza: aveva fatto uccidere Giovanni Battista. Era ben conscio che era stato perpetrato un turpe omicidio. La sua volontà è stata abilmente raggirata da Salòme ed Erodìade, la cui gelosia ha fatto scatenare la follia omicida per zittire un uomo, il cui unico torto era quello di proclamare la verità, anche se scomoda. Ora Erode si trova di fronte un'altra figura potente e forte: Gesù. Gli riappaiono i fantasmi che da tempo gli turbano le sue giornate.
Gesù non rappresenta, per il cuore di Erode, l'àncora di salvezza pronto ad accogliere qualsiasi peccatore, ma è la coscienza stessa che gli ricorda le verità che già conosce e che non vuole ammettere. Le figure titubanti, paurose, deboli che si fanno trascinare dalla sensualità di ragazze senza scrupoli rappresentano le prede più facili del diavolo.