TESTO Commento su 1Cor 6,7
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Martedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (09/09/2008)
Brano biblico: 1cor 6,7
Dalla Parola del giorno
È già per voi una sconfitta avere liti vicendevoli.
Come vivere questa Parola?
Tutti presi dal timore che i nostri diritti vengano calpestati, spesso non ci rendiamo conto della verità racchiusa in queste parole di Paolo. Lo stesso fatto di essere in lite gli uni con gli altri è già, per il cristiano, una sconfitta. Dove va a finire, infatti, quel primato dell’amore reciproco che deve qualificare il nostro comportamento fino a farci riconoscere quali seguaci di Gesù?
Il fatto di cadere in queste meschinità denota quanto siamo lontani nel nostro cammino di configurazione a Cristo.
Certo, tutto questo è frutto del limite, della fragilità che ci segna. Non siamo impeccabili e guai a considerarci tali! Ma non possiamo né nasconderci dietro questa constatazione, assolvendoci troppo frettolosamente, né, tanto meno, irrigidirci in posizioni che riflettono una mentalità ancora inquinata da infiltrazioni tutt’altro che cristiane.
Dobbiamo allora lasciare che l’altro approfitti di noi impunemente? Non è qui il punto. Si tratta, piuttosto, di non opporre ingiustizia all’ingiustizia, prepotenza alla prepotenza, violenza alla violenza. E, soprattutto, di mantenere il cuore aperto e disponibile alla riconciliazione e alla pace.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, rivedrò le mie relazioni con gli altri. Mi soffermerò a considerare quelle che sento maggiormente stridenti per cercare possibili vie di riconciliazione.
Concedimi, Signore, di avere un cuore sgombro da risentimento e di nutrire dentro di me sentimenti di perdono e di amore.
La parola di un fondatore
Dilatate il vostro cuore e la misericordia di Dio ve lo riempirà.
Beato Gaetano Errico