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don Roberto Seregni   Home Page

III Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (27/01/2008)

Vangelo: Mt 4,12-23 (forma breve: 4,12-17) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 4,12-23

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

 

Forma breve (Mt 4,12-17)

12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

16Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Ok, ci siamo, si parte! Gesù esce allo scoperto e dà inizio alla grande avventura della sua missione. Il neo-rabbì sale a Cafarnao e stabilisce qui il suo campo base. La scelta – come sempre! – non è casuale: la regione di Zabulon e Neftali è un territorio di frontiera, luogo di mescolanze etniche, culturali, religiose e guardato con diffidenza dai puritani di Gerusalemme. Lui inizia da qui! Ricordate il battesimo? Gesù in fila in mezzo ai peccatori? Ci risiamo! Era logico aspettarsi che il Messia atteso piazzasse i blocchi di partenza della sua missione a Gerusalelemme, il cuore del giudaismo. E invece no! Gesù inizia subito a chiarire che Lui è diverso, che non cerca i primi della classe e va dritto nel bronx per far risuonare la parola bruciante della conversione! In tutto questo Matteo vede il compimento della profezia di Isaia: una luce brilla nelle tenebre.

Proprio qui, proprio in questa terra guardata con disprezzo dai palazzi dell'autorità religiosa, Gesù sceglie i suoi primi compagni di viaggio. Con questo gesto Gesù ribalta la consuetudine in base alla quale erano i discepoli che andavano in cerca di un rabbì a cui aggregarsi. Gesù non perde tempo nel far capire che Lui non è come gli altri, che Lui è diverso, che nella sua Parola c'è una bellezza e una potenza inaudita. Ormai è chiaro, non ci sono dubbi: qualcosa di nuovo e imprevedibile sta per accadere.

Simon Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni stanno facendo il loro lavoro. Un mestiere duro quello del pescatore, un arte che addestra alla pazienza e all'attesa. Gesù li raggiunge lì, nel luogo della loro fatica quotidiana. Mi ha sempre stupito questa scelta: non nella sinagoga o al tempio, non in un momento di preghiera o di meditazione, ma sulla riva del lago ancora con in mano le reti. E' qui che i discepoli, ignari di quello che li aspetta, sentono per la prima volta la voce e la parola di Gesù: "Seguitemi". Così tutto inizia.

E' veramente grandiosa questa partenza: Gesù non espone una dottrina, non interroga sui dieci comandamenti, non chiede se sono fedeli alle preghiere. Niente di tutto questo! Gesù invita a stare con Lui. Questo è il centro. Questo è il punto. L'esperienza della nostra fede parte da qui, da questa chiamata a stare con Lui, a camminare in sua compagnia, a nutrirci della Sua Parola, a godere di questo incontro. A volte – purtroppo! – l'esperienza cristiana è ridotta ad una paccottiglia di cose da fare ed altre da non fare, come se tutto si risolvesse in un gigantesco gioco a punti, dove ti conquisti il paradiso se hai tutti i bollini appiccicati al posto giusto! Ma, per fortuna, la vita cristiana non è questo incubo...

Allora coraggio! Gesù ti viene a cercare, ti vuole scovare dentro il bronx della tua storia personale e ti invita a stare con Lui. Cercalo e lasciati cercare. E se il tuo cuore è troppo duro, non perderti d'animo, il figlio del falegname ha mani forti e allenate.

Buona settimana
Don Roberto

 

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