TESTO Commento su Matteo 17,1-9
a cura dei Carmelitani Home Page
Trasfigurazione del Signore (Anno A) (06/08/2008)
Vangelo: Mt 17,1-9
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
1) Preghiera
O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione
del Cristo Signore,
hai confermato i misteri della fede
con la testimonianza della legge e dei profeti
e hai mirabilmente preannunziato
la nostra definitiva adozione a tuoi figli,
fa' che ascoltiamo la parola del tuo amatissimo Figlio
per diventare coeredi della sua vita immortale.
Egli è Dio, e vive e regna con te...
2) Lettura del Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo 17,1-9
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
3) Riflessione
• Oggi è la festa della Trasfigurazione di Gesù. La Trasfigurazione avviene dopo il primo annuncio della Morte di Gesù (Mt 16,21). Questo annuncio frastorna la testa dei discepoli, soprattutto di Pietro (Mt 16,22-23). Loro avevano i piedi in mezzo ai poveri, ma la testa era persa nell'ideologia dominante dell'epoca. Aspettavano un messia glorioso. La croce era un impedimento per credere in Gesù. La trasfigurazione, dove Gesù appare glorioso sulla cima della montagna, era per loro un aiuto per poter superare il trauma della Croce e scoprire in Gesù il vero Messia. Ma pur con questo, molti anni dopo, quando la Buona Novella già era diffusa in Asia Minore ed in Grecia, la Croce continuava ad essere per i giudei e per i pagani un grande impedimento per accettare Gesù come Messia. "La croce è follia e scandalo!", cosi dicevano (1Cor 1,23). Uno dei maggiori sforzi dei primi cristiani consisteva nell'aiutare le persone a rendersi conto che la croce non era scandalo, né follia, bensì l'espressione più bella e più forte della forza e della saggezza di Dio (1Cor 1,22-31). Il vangelo di oggi contribuisce a questo intento. Mostra che Gesù vide realizzarsi le profezie e che la Croce era il cammino per la Gloria. Non c'è un altro cammino.
• Matteo 17,1-3: Gesù cambia aspetto. Gesù sale sulla cima della montagna. Luca aggiunge che sale per pregare (Lc 9,28). Li, sulla cima, Gesù appare nella gloria dinanzi a Pietro, Giacomo e Giovanni. Insieme a Gesù appaiono anche Mosè ed Elia. La montagna alta evoca il Monte Sinai, dove, nel passato, Dio aveva manifestato la sua volontà al popolo, dando loro le tavole della legge. Le vesti bianche ricordano Mosè che era sfolgorante di luce, quando conversava con Dio sulla Montagna e da lui riceveva la legge (cf. Esodo 34,29-35). Elia e Mosè, le due massime autorità del Vecchio Testamento, conversano con Gesù. Mosè rappresenta la Legge, Elia, la profezia. Luca informa che la conversazione fu sull' "esodo" (la morte) di Gesù a Gerusalemme (Lc 9,31). Cosi è chiaro che il Vecchio Testamento, sia la Legge che i Profeti, insegnavano già che per il Messia, il cammino della gloria doveva passare per la croce.
• Matteo 17,4: A Pietro piace, ma non capisce. A Pietro piace e vuole fermare questo momento piacevole sulla montagna. Si offre per costruire tre tende. Marco dice che Pietro aveva paura, senza sapere ciò che stava dicendo (Mc 9,6), e Luca aggiunge che i discepoli avevano sonno (Lc 9,32). Loro sono come noi: è difficile per loro capire la Croce!
• Matteo 17,5-8: La voce dal cielo chiarisce i fatti. Quando Gesù è avvolto dalla gloria, una voce dal cielo dice: "Questi è il mio Figlio, l'amato, in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo." L'espressione "Figlio amato" evoca la figura del Messia Servo, annunciato dal profeta Isaia (cf. Is 42,1). L'espressione "Ascoltatelo" evoca la profezia che prometteva la venuta di un nuovo Mosè (cf. Dt 18,15). In Gesù, si stanno realizzando le profezie del VT. I discepoli non possono più dubitare. Gesù è veramente il Messia glorioso e il cammino per arrivare alla gloria passa per la croce, secondo quanto annunciato nella profezia del Messia Servo (Is 53,3-9). La gloria della Trasfigurazione lo comprova. Mosè ed Elia lo confermano. Il Padre lo garantisce. Gesù lo accetta. Dinanzi a tutto ciò che stava avvenendo i discepoli hanno paura e cadono con il volto a terra. Gesù si avvicina, li tocca e dice. "Alzatevi. Non temete." I discepoli alzano gli occhi e vedono solo Gesù e nessun altro. Da qui in avanti, Gesù è l'unica rivelazione di Dio per noi! Gesù, e solo lui, è la chiave per poter capire la Scrittura e la Vita.
• Matteo 17,9: Saper guardare il silenzio. Gesù chiede ai discepoli di non dire nulla a nessuno fino a che fosse risorto dai morti. Marco dice che loro non sapevano ciò che volesse dire risuscitare dai morti (Mc 9,10). Infatti, non capisce il significato della Croce chi non lega la sofferenza alla risurrezione. La Croce di Gesù è la prova che la vita è più forte della morte. La comprensione piena della sequela di Gesù non si ottiene con l'istruzione teorica, ma con l'impegno pratico, camminando con Lui lungo il cammino del servizio, dalla Galilea fino a Gerusalemme.
4) Per un confronto personale
• La tua fede in Gesù, ti ha donato qualche momento di trasfigurazione e di profonda gioia? Questi momenti di gioia, come ti hanno dato forza nelle ore di difficoltà?
• Come trasfigurare, oggi, sia la vita personale che familiare, la vita comunitaria del nostro quartiere?
5) Preghiera finale
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria. (Sal 96)