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TESTO Commento su Matteo 13,24-43

don Stefano Varnavà

XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (20/07/2008)

Vangelo: Mt 13,24-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù 24espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

31Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».

33Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, 35perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:

Aprirò la mia bocca con parabole,

proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. 38Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!

Forma breve (Mt 13,24-30):

In quel tempo, Gesù 24espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

Parabole interessantissime.

Quando si parla di figlio del bene, figlio del male e figlio del regno si intende sottolineare il fatto che in una persona si sono trafuse tutte le caratteristiche della realtà precedente, e precisamente, nel figlio si trasfondono tutte le caratteristiche del padre: sia le caratteristiche buone che quelle cattive.

Quindi, quando si parla di figli del bene e figli del male si parla di coloro che hanno ricevuto, accettato, o che che si sono "lasciati" riempire di una realtà insita in una persona più anziana di loro: persona che in questo caso viene chiamata padre.

Questa è una prima spiegazione per comprendere il significato di padre dei figli delle tenebre o di padre dei figli della Luce.

Un'altra spiegazione riguarda la zizzania e il grano.

Gesù era un osservatore e come tale, fin da ragazzo, avrà visto e avrà sentito parlare gli agricoltori. In Palestina c'erano, ben divisi tra di loro, gli agricoltori e i pastori; generalmente non andavano d'accordo tra di loro perché le bestie degli uni sconfinavano nei campi degli altri provocando danni al raccolto. Comunque Gesù conosceva sia la mentalità degli uni come quella degli altri e quindi dà una spiegazione chiara riguardante l'agricoltura così che i Suoi discepoli possano capire la "meccanica" della fine del mondo.

La zizzania ha delle radici diffuse ma non profonde, mentre il grano duro (diverso dal grano "molle" che si usa piantare nelle nostre zone) affonda profondamente le sue radici nel terreno.

Il grano duro lo si distingue dal molle per dei "pungiglioni" al di sopra di ogni chicco: pungiglioni che servono per tenere lontano gli uccelli.

Gesù dice: "Aspettate a raccogliere!", perché, se il grano ha la capacità di sopravvivere nei primi momenti in "compagnia" della zizzania, in un secondo tempo le sue radici profonde avranno la capacità di trovare ugualmente nutrimento nel terreno. Le radici della zizzania (corte) invece rimarranno in superficie, quindi con l'andare dei giorni non potranno nuocere al buon grano. E' inutile sradicare la zizzania all'inizio della crescita perché così facendo si potrebbe daneggiare il grano, quindi, meglio aspettare che passi del tempo.

Cerchiamo di capire cosa vuol spiegarci il Signore al riguardo della vita del Regno, e alla vita spirituale degli uomini: ci vuole del tempo!

Tempo che permetta al "cereale" buono di approfondire mentre il cereale "cattivo" si fermerà solo alla superficie, per questo aspettando il tempo giusto della mietitura si potrà strappare a mano la zizzania e mietere il grano. Solo dopo aver strappato la zizzania e averla messa nel fuoco si penserà alla mietitura. Vi è chiaro il significato della parabola?

Gesù raccontando questa parabola ha dato la spiegazione della vita del Regno di Dio, della vita della Chiesa, della vita del mondo.

Gli Apostoli chiedono a Gesù spiegazioni: anche se abbastanza semplici e chiare come questa. Bisogna però sempre ricordare che gli Apostoli erano dei pescatori e non degli agricoltori quindi per loro era difficile cogliere immediatamente gli esempi attinenti all'agricoltura.

C'è un punto nella parabola estremamente interessante che dice: "Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico e seminò la zizzania in mezzo al grano".

E' questo un altro punto importante che dovevano capire gli apostoli; è questo il punto importante che dobbiamo capire noi cristiani: "Mentre tutti dormivano";

Abbiamo dormito troppo tempo! Nella Chiesa ci sono state persone che hanno dormito e.... intanto "quello là" seminava. Mentre si dorme difficilmente si può contrastare la semina.

Il diavolo che seminava dei falsi "slogans", che seminava una falsa mentalità... e quelli che dovevano esere i fedeli servitori.... dormivano.

Quante volte nei secoli il mondo cambia, si sviluppa, fa progressi su certi settori mentre certi uomini della Chiesa dormono! Soprattutto i Pastori o coloro che sono in "alto".

Fortunatamente ci sono stati anche tanti uomini che hanno saputo vegliare: per esempio un San Giovanni Bosco, il quale, ai suoi tempi, ha saputo stare all'erta. Ha seguito i suoi ragazzi e li ha seguiti in tutto, anche sindacalmente parlando. Vedendo che i ragazzi, che ospitava in casa sua, quando andavano a lavorare tornavano con delle "buste paga" inesatte, ha vegliato quattro o cinque notti intere per poter scrivere un "trattato" di aritmetica affinché loro imparassero a fare i conti e quindi a non lasciarsi imbrogliare. E il testo di artitmetica di don Bosco, tanto era fatto bene e in maniera essenziale che è stato addirittura adottato poi dal Ministero della Pubblica Istruzione.....

San Giovanni Bosco era "uno" sveglio che capiva e sapeva anticipare i tempi, in compenso il suo Vescovo e gli altri preti di Torino...... dormivano, tanto è vero che l'opera di San Giovanni Bosco non è mai stata capita dei suoi colleghi.

Don Bosco stava alzato di notte, si dava da fare per i suoi ragazzi, tanto è vero che ha favorito, per contrastare le leggi di allora che obbligavano a 12 ore di lavoro al giorno, una associazione per la tutela del lavoro giovanile. Lui per primo è sceso in campo sociale, non come certi cattolici che alla fine del 1800 dormivano ancora mentre gli altri (da Filippo Turati, etc...) si erano già dati da fare per rimettere a posto la situazione degli operai.

Questa è la situazione di ieri e di oggi: tanta gente dorme.

Gente appartenente a tantissime categorie che dorme: per esempio tanti insegnati che non si aggiornano e si rifanno sempre a metodi vecchi.

I cristiani devono mettersi in testa che sono il lievito (Gesù parla del lievito), e il lievito si mette nella farina e lo si mette all'inizio dell'impasto. Bisogna arrivare al momento giusto.

Quando si dorme, Satana, indisturbato, può seminare! Al momento non lo si vede, ma poi si vedono i risultati.

Nel 1968 hanno seminato.... ma le conseguenze le vediamo adesso. Vediamo le conseguenze di gente che ha assorbito certe idee "sballate". C'erano idee giuste ma c'erano anche idee "sballate" e sono stati usati metodi sbagliati per mettere in pratica anche idee giuste. Gli studenti di allora hanno usato metodi sbagliati: la violenza non costruisce mai, infatti i problemi li abbiamo ancora adesso.

Bisogna saper anticipare: don Milani ha cercato di anticipare ma non gli hanno dato ascolto, anzi lo hanno preso a "bastonate".

Don Mazzolari ha anticipato anche dal punto di vista sociale, ma anche a lui non hanno dato ascolto.

La maggioranza dormiva, quelle poche voci che si alzavano davano fastidio e quindi venivano zittite, ma... dopo 20, 25 anni si vedono i frutti buoni e i frutti cattivi.

Che cosa ha seminato il diavolo? Tante cose.

Il Dott. Gobbels della propaganda del Terzo Reich si ispirava a un principio: "Ripetete una bugia, cento, mille un milione di volte e diventerà una verità".

Quante bugie sono state ripetute in continuazione e quindi sono diventate parte della mentalità della gente. La gente le ha assorbite come se fossero delle verità.

Per esempio: "fate l'amore non la giuerra". Sono passate molte estati da quella mitica del '68 quando dalla California questa esortazione dilagò nell'Oriente. Esortazione che sembrava anche giusta, ma... adesso sono arrivati i tempi del bilancio, e si scopre che è bastato fare l'amore a ruota libera per provocare aborti e Aids: assai più morti che facendo la guerra! Dai frutti si giudica la pianta: non basta fare l'amore! Gesù Cristo dice che bisogna farlo bene.

Non basta fare una cosa, bisogna farla bene! Non basta andare in macchina, bisogna saper guidare bene!

Un altro punto che il diavolo ha seminato è il giovanilismo. Il culto di chiunque sia giovane e solo perché è giovane, al di là delle sue virtù o dei suoi difetti. Un culto che apparentemente è stato colto bene perché sembra un esorcismo alla morte che contrassegna una società liberal-capitalistica: la pubblicità usa uomini giovani, snelli e radiosi. Anche le casalinghe, le massaie della televisione sono giovani e snelle! Ma... usa uomini giovani e radiosi anche per propagandare le dentiere come se le dentiere le portassero i venticinquenni. Giovani addirittura per propagandare "cinti erniari", ignorando che di solito i "cinti erniari" li portano le persone di una certa età. E...per la "lotta" contro la cellulite fanno vedere delle persone giovani e snelle e non quelle che la cellulite ce l'hanno davvero!

Voi capite come una certa mentalità di giovanilismo propagandistico nei Paesi dell'Est, dove il razzismo è fondato sulla data e sul luogo di nascita, diventa brutale: il vecchio non servendo più alla produzione, cioè più a nulla (essendo il lavoro il valore più importante della vita) viene "eliminato". Sto parlando di coloro che pensano e vogliono gorvenare alla Marx. L'anziano diventa un "rifiuto tossico".

Comunque anche da noi....: avete visto come sono stati trattati i pensionati da certa gente progressista che si era prodigata in una propaganda a favore delle persone anziane....

Questo è valso anche per i regimi exfascisti: "Giovinezza, giovinezza...": e ai vecchi era riservata l'autanasia.

A partire dal '68 anche certi ambienti cristiani sono stati contagiati dal "virus" giovanilista, quasi che Gesù avesse detto che la Sua dottrina era rivelata in modo privilegiato ai giovanotti e non ai bambini "di dentro" qualsiasi età avessero (come sta scritto).

Non tutti i credenti dovrebbero dimenticarsi di Isaia per cui la più sventurata delle terre era quella che prende come capi i giovani, e questo non per essere contro i giovani, ma contro il giovanilismo.

Molte volte, ogggiorno, certe persone di 20 25 anni credono di sapere tutto, di saper fare tutto e poi... ce ne vogliono due di loro per sostituire uno di 35 o 40 anni.

La Chiesa primitiva aveva i capi che per definizione si chiamavano "presbiteri", cioè anziani.

Un'altra cosa seminata trent'anni fa è il "girare". I "figli del sole" e così via....: girare per girare. Vagare dimenticando che per ricostruire il mondo ormai in rovina, San Benedetto, Padre dell'Occidente, impone ai suoi monaci un quarto voto oltre la castità, l'obbedienza, la povertà: quello della stabilità.

" I Barbari, diceva San Benedetto, sono Barbari proprio perché non hanno radici, non hanno patria, e quindi non hanno storia. Per rifare la storia, per contrastare il caos bisogna fermarsi". Bisogna sapersi fermare al punto di impegnarsi davanti a Dio di non muoversi per tutta la vita dall'Abbazia in cui si è entrati giovanissimi, magari bambini. E' così che il Monastero diventa il perno saldo intorno al quale la Società si riorganizza; diviene fortezza contro le forze disgregatrici. E all'interno dell'Abbazia anche il tempo è rigorosamente organizzato; è scandito da quegli orologi che non a caso sono stati i monaci a inventare.

Nei viaggi non esiste il tempo: né giorno né notte, né giorno feriale né festivo, né momento fisso per mangiare o per dormire. Anche per questo il nomadismo è caos. Colui che crede di riposare il sabato e la domenica viaggiando non ha capito niente, Pure questo è uno degli errori di Satana in cui sono cascati anche tanti cristiani.

Non a caso l'organizzazione monastica prende un nome che è il contrario stesso del caos: ordine. Ordine che è contro il disordine di coloro che sono senza fissa dimora: i vaganti contro i quali San Benedetto ha parole severe. Regola è il suo moto di vita contro il vagabondare, cioè il viaggiare sregolato per definizione.

Queste sono alcune, ma potremmo fare un lunghissimo elenco di cose e di idee che il diavolo semina e che noi senza accorgerci, perché dormiamo, accogliamo e facciamo nostre, quando invece la gente stessa che le mette in pratica si accorge che non sono sufficienti; che in queste cose c'è dell'errore: ecco il perché del bisogno di approfondire. Approfondimento contro le cose superficiali, contro la zizzania.

Lo spirito dell'uomo vuole "qualche cosa" di più, vuole andare a fondo. Questo è il motivo per il quale il Signore dice: "E' inutile sradicare tutto, fate maturare la gente, fate capire la vacuità di certe soluzioni apparentemente intelligenti.

Se saprete approfondire vi accorgerete che potrete sradicare in voi la zizzania senza dar fastidio al grano.

Cerchiamo di stare attenti a certe mentalità, a certe frasi che circolano, soprattutto negli ambienti cattolici. Abbiamo visto gente che è stata "presa", abbacinata dalle idee che Satana ha seminato: quanti cattolici progressisti che chiamano progresso il regresso; che chiamano modernità il retrocedere. Cattolici che dicono di essere intelligenti e che si sono lasciati "abbindolare" da certe idee e sono loro attaccati.

Andiamo in profondità!

Il Signore dice: "Aspettate. Fate loro capire come certe cose non sono sufficienti e allora essi stessi sradicheranno la zizzania e si attaccheranno al buon grano della Parola di Dio".

 

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