TESTO Commento su Matteo 5,20-26
Casa di Preghiera San Biagio FMA Home Page
Giovedì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (12/06/2008)
Vangelo: Mt 5,20-26
Dalla Parola del giorno
Una cosa è certa: se non fate la volontà di Dio più seriamente di come fanno i farisei e i maestri della Legge, non entrerete nel regno dei cieli.
Come vivere questa Parola?
Questo brano del Vangelo è la continuazione del discorso della montagna. Gesù sottolinea che non basta vivere secondo la Legge, bisogna imitare il suo amore per Dio e per i fratelli. E sappiamo che l'amore di Gesù non conosce misura, è un amore "fino alla morte di croce", un amore che è compassione, perdono, salvezza per ognuno e per tutti.
Gesù aggiunge alla Legge la dimensione dell'amore, dichiarando che è l'amore a regolare le intenzioni del cuore educandoci dal di dentro. Non basta non fare il male, bisogna tendere al bene, alla comprensione, alla giustizia e alla carità, confrontandoci sempre con Gesù. Questo vuol dire prendere sul serio la volontà di Dio.
Inoltre, Gesù insiste sul fatto che c'è un rapporto stretto ed intimo tra l'amore verso Dio e l'amore fraterno: "va' prima a riconciliarti con il tuo fratello, ed allora verrai a presentare la tua offerta". In Dio questi due amori diventano uno. Non possiamo rivolgerci a Dio con sincerità se abbiamo chiuso il cuore al fratello. Più noi cresciamo nell'amore di Dio, più cresce in noi la spinta amorosa verso ogni persona.
Oggi nello spazio di silenzio condivido con il Signore il mio desiderio di entrare davvero nel Regno. Chiedo allo Spirito che è Amore di convertirmi ed educarmi dal di dentro, affinché possa fare la volontà di Dio sul serio.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà, come in cielo, così in terra...
La voce di un Padre della Chiesa
La collera è ciò che disturba il cuore. Il primo passo per liberarci dalla collera dal momento che ci si sente turbare è il silenzio, il secondo passo è di serbare in quieto i pensieri quando l'anima è sconvolta, l'ultimo passo è di tenersi totalmente immobile quando sbuffano i venti della sporcizia.
S. Giovanni Crisostomo